Prima pagina Sanità, Agus (Progressisti): “Anche il governo dice no ai medici in affitto”

Sanità, Agus (Progressisti): “Anche il governo dice no ai medici in affitto”

Il capogruppo dei Progressisti si rivolge alla Giunta Solinas con una proposta di legge che vieti il ricorso dei medici in affitto

Mentre il Consiglio regionale rallenta l’ordine dei lavori e rimanda le discussioni in aula, il sistema sanitario pubblico della Sardegna è al collasso. La denuncia arriva dai Progressisti per voce del capogruppo Francesco Agus che afferma: “Le misure adottate dalla Regione Sardegna, per colmare le carenze nei pronto soccorso, si sono dimostrate inadeguate”.

“Si è creato – continua l’esponente progressista – un enorme disincentivo al lavoro pubblico: i medici si licenziano dal pubblico e cercano lavoro all’estero, per questioni legate alle retribuzioni e alle tutele medico-legali. Così alcune strutture sono costrette a chiudere. Si pensi che solo a Cagliari, in un qualunque giorno ordinario, per una visita si arriva ad attendere anche più di nove ore. E queste sono le tempistiche che si prospettano per tutte quelle strutture sanitarie sarde in cui si ricorre alla figura dei medici in affitto”.

Per questo, fa sapere Agus, i Progressisti hanno depositato una proposta di legge affinché venga vietato il ricorso alla figura dei medici in affitto. “Prendiamo atto – dice Agus – che anche il governo nazionale di centrodestra, nel corso del Festival delle Regioni, si sia reso conto del fallimento di una misura temporanea post-Covid che ancora oggi viene largamente utilizzata anche dalla Regione Sardegna. La situazione dev’essere risolta il prima possibile, anche perché, superata l’emergenza pandemica, il numero degli accessi ai pronto soccorso è in aumento e, ora come ora, si è impreparati ad affrontarlo. Servono soluzioni vere e non palliativi che si rivelano dannosi. Chiediamo – conclude – che la nostra proposta di legge venga calendarizzata in commissione subito”.

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