Dopo lo stop alla realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili da parte della giunta Todde, scende in campo l’Anev.

L’associazione delle imprese dell’eolico lamenta la decisione, supportata da “mesi di attacchi, false informazioni e pretestuose accuse”. E mette l’accento sul fatto che possa avvantaggiare le centrali a gas e a carbone.

“È incredibile che dopo tonnellate di scemenze raccontate senza vergogna, viene votato un Ddl che mira a bloccare le rinnovabili e gli accumuli, perché le servono 18 mesi per cambiare le attuali norme. Oltre all’atteggiamento irrispettoso delle norme vigenti e l’attacco duro al Ministero e alle altre Regioni che avevano già lavorato ad una bozza avanzata di provvedimento, lascia stupiti l’assoluta indifferenza per i moltissimi imprenditori italiani (la maggior parte) e internazionali che stanno investendo risorse in questa meravigliosa isola e che saranno costretti a lasciare, a vantaggio delle solite fossili sarde”.

Iscriviti e seguici sul canale WhatsApp

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it