Non una semplice zuffa in discoteca, ma una notte di pura follia e violenza al Sanctuary. Il rapper Tony Effe, all’anagrafe Nicolò Rapisarda, è al centro dell’inchiesta giudiziaria su una gigantesca rissa avvenuta la notte del 18 agosto 2023 nell’esclusivo locale notturno della Costa Smeralda. Secondo le indagini, il cantante avrebbe fatto parte di un gruppo di amici che ha dato l’assalto al locale dopo il divieto d’ingresso imposto a uno dei membri, Christian Perozzi, pregiudicato con una condanna per omicidio.
L’episodio, raccontato nei dettagli dal Corriere della Sera, è degenerato in cinque minuti di pura violenza: sedie e bicchieri lanciati, sprangate, urla e il panico tra i clienti. Il manager del Sanctuary ha dichiarato che Tony Effe avrebbe minacciato lo staff all’ingresso con parole inequivocabili: “Se lui non entra, vi ammazzo tutti”. Poco dopo, è esploso lo scontro con i bodyguard del locale, culminato con la fuga dei protagonisti e il ricovero in ospedale di un amico del rapper e di un addetto alla sicurezza, quest’ultimo con un referto medico di 109 giorni di cure.
Gli inquirenti hanno identificato 8 indagati per rissa e danneggiamento, ma altre accuse potrebbero emergere nel proseguo dell’indagine. Tra i coinvolti, oltre a Tony Effe, ci sono Morgan Leonardo Moricca (30 anni, milanese), Gabriele Ritano (34, di Olbia, noto per reati legati agli stupefacenti), Ermes Paolantonio (33, romano, anche lui con precedenti per droga) e appunto Christian Perozzi, 34 anni, condannato a 11 anni per l’omicidio di Alberto Bonanni, ucciso a bastonate a Roma e morto dopo 3 anni di coma.
Testimoni e clienti hanno raccontato il caos di quei minuti: i paletti del parcheggio usati come spranghe, la distruzione della vetrata del locale e il personale costretto a barricarsi per proteggersi. I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, hanno soccorso una ragazza ferita alla testa da un bicchiere, mentre gli aggressori si erano già dileguati. Anche Tony Effe si è presentato in ospedale, ma senza alcun referto. Un video lo mostra zoppicare nella discoteca, con una gamba fasciata, probabilmente ferito nell’impatto con una porta a vetri.
L’indagine è ormai giunta alla conclusione e potrebbe portare a pesanti conseguenze per gli indagati, con l’ipotesi di ulteriori capi d’accusa.
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