Regione Sanità, Urpi attacca la maggioranza: “Manca un piano chiaro”

Sanità, Urpi attacca la maggioranza: “Manca un piano chiaro”

Il Consigliere regionale di Sardegna al Centro 20Venti parla in seguito al vertice sulla Sanità della maggioranza: "Servono atti concreti, non solo dichiarazioni"

Crediti foto: Alberto Urpi - Facebook

Qualche giorno dopo il vertice sulla sanità a cui hanno partecipato la presidente della Regione Alessandra Todde, i capigruppo e i segretari dei partiti di maggioranza, è arrivata una contestazione da parte del Consigliere Regionale di Sardegna al Centro 20Venti Alberto Urpi.

Attraverso un comunicato, l’esponente si è soffermato sulla necessità di trovare soluzioni soprattutto per le liste di attesa e per l’assistenza sanitaria: “La sanità sarda è da lungo tempo in affanno: le liste d’attesa continuano ad allungarsi, i reparti lavorano in condizioni critiche e l’accesso alle cure è sempre più difficile. I cittadini chiedono risposte, non ulteriori rinvii”.

Nel mirino è finito poi il Cup, per il quale la Todde aveva annunciato delle modifiche: “In questo contesto – prosegue Urpi – è importante chiarire che il Cup non è un problema, né un ostacolo. Dietro quella sigla ci sono persone che ogni giorno svolgono un lavoro prezioso, spesso supplendo con professionalità e impegno alle inefficienze del sistema”.

“Mettere in discussione questo presidio, senza una reale soluzione sui problemi veri significa solo rinviare ancora la soluzione degli stessi“.

“Quello che oggi manca è un piano, chiaro e ben definito. Ad oggi – afferma ancora il Consigliere regionale – dalla Giunta regionale non è arrivata alcuna proposta concreta per affrontare l’emergenza delle liste d’attesa o per rafforzare i servizi. Nessun documento, nessun cronoprogramma, nessuna misura operativa”.

“Come consigliere regionale, ribadisco la necessità di un confronto costruttivo in Aula e l’avvio di un lavoro serio per riorganizzare l’offerta sanitaria. Servono atti concreti, non solo dichiarazioni. I sardi meritano un sistema sanitario efficiente, accessibile e giusto – conclude – Non hanno più tempo da perdere”.

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