Un problema persistente torna ad affliggere il Sud Sardegna, suscitando preoccupazione tra agricoltori, allevatori e residenti: la proliferazione incontrollata della fauna selvatica. Cinghiali, nutrie, cornacchie e altre specie continuano a causare danni significativi ai raccolti, alle strutture agricole e rappresentano un serio pericolo per la sicurezza stradale. In un territorio già provato da ondate di siccità e crisi idrica, l’assenza di interventi efficaci rischia di aggravare ulteriormente le difficoltà del settore agricolo.
Queste specie hanno ormai superato i livelli di compatibilità con l’equilibrio ambientale, generando impatti negativi non solo sull’attività agricola, ma anche sul benessere e sulla sicurezza dei cittadini. Per questo motivo, Coldiretti Cagliari ha rilanciato con forza la sua richiesta di adottare misure immediate e concrete. L’organizzazione agricola sollecita l’implementazione di piani provinciali di contenimento e monitoraggio, frutto di una stretta collaborazione tra agricoltori, allevatori, Prefetture, Comuni e la Regione.
I dati degli anni recenti dipingono un quadro allarmante, con centinaia di migliaia di euro erogati in indennizzi e decine di incidenti stradali, alcuni dei quali purtroppo mortali. Questi eventi hanno già portato all’anno scorso a manifestazioni di protesta da parte di allevatori e agricoltori provenienti da tutta l’isola, mobilitati da Coldiretti in sit-in e tavoli di confronto con le istituzioni. L’obiettivo primario ora è trasformare questo grido d’allarme in politiche strutturali preventive, capaci di salvaguardare concretamente l’agricoltura, l’allevamento e, più in generale, l’incolumità pubblica.
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