Per il popolo sardo il compleanno di Gigi Riva non è una semplice ricorrenza sportiva, ma un momento di profonda emozione collettiva. È come festeggiare un familiare, una persona cara che continua a vivere nel cuore di tutti, anche se non c’è più. Perché “Rombo di Tuono”, come lo soprannominò Gianni Brera, non è stato solo un campione: è diventato parte dell’identità della Sardegna.
Nato a Leggiuno il 7 novembre 1944, Riva avrebbe compiuto 81 anni. Con la maglia del Cagliari, che indossò dal 1963 al 1976, realizzò 164 gol in Serie A in 315 presenze, trascinando i rossoblù allo storico Scudetto del 1970 e diventando il simbolo di un’intera isola. I suoi numeri raccontano una carriera straordinaria: 249 reti in 442 partite tra club e Nazionale.
Con 35 gol in azzurro, Gigi Riva resta tutt’oggi il miglior marcatore nella storia della Nazionale italiana, un primato che resiste da decenni. Nel 2005 il Cagliari ha ritirato per sempre la maglia numero 11 e la città gli ha conferito la cittadinanza onoraria, riconoscendo non solo il campione, ma soprattutto l’uomo che scelse di legarsi per sempre alla Sardegna.
Schivo, generoso, autentico. Ogni suo compleanno è un modo per ricordarlo, per sentire ancora la sua aura protettiva. Perché Gigi Riva non appartiene solo al calcio: appartiene alla gente che lo ha amato e che continua a farlo, oggi come allora.
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