Notizie Approfondimenti Distruzione a Punta Molentis, la Sardegna piange una delle sue perle

Distruzione a Punta Molentis, la Sardegna piange una delle sue perle

Un luogo magico dall'acqua cristallina e la sabbia finissima avvolto dalla vegetazione che ora lascia spazio solo a cenere e disperazione

Crediti foto: La Meryelene

Un imponente incendio ha tenuto in apprensione, nella giornata di ieri, residenti e turisti a Villasimius, interessando la zona di Riu Trottu, a ridosso della rinomata località di Punta Molentis. Una densa colonna di fumo, visibile anche da notevole distanza, ha generato enorme preoccupazione, specialmente tra i numerosi bagnanti che stavano trascorrendo la loro domenica lungo il suggestivo litorale.

Il panico è scattato quando le fiamme hanno circondato la spiaggia di Punta Molentis arrivando a lambire la zona dedita al parcheggio delle auto. Oltre 200 vetture sono andate carbonizzate per la disperazione dei proprietari che, inermi, non hanno potuto che assistere con strazio alla scena. I più fortunati hanno deciso di spostare le loro automobili dentro la spiaggia, anche al rischio di restare incagliati nella sabbia, pur di non vederle andare a fuoco.

La situazione si è complicata poiché i bagnanti non avevano più via d’uscita via terra da quell’inferno di fuoco: la Guardia Costiera è intervenuta con la motovedetta CP320, riuscendo a trarre in salvo 102 persone via mare, molte delle quali in stato di shock. Sul posto anche una motovedetta della Guardia di Finanza, che ha recuperato una quarantina di altri bagnanti.

Tra le persone tratte in salvo dalla spiaggia figura una donna incinta di sei mesi e un piccolo bambino asmatico.

Se oggi non è scappato il morto è un miracolo“, sono le parole di alcuni soccorritori accorsi sul luogo dell’incendio per tentare di domare le fiamme e spegnere il rogo che ha bruciato numerose auto posteggiate a ridosso della spiaggia di Punta Molentis.

La Sardegna piange una delle sue perle più luminose, un luogo incantato che ogni anno attirava turisti e residenti per le sue bellezze naturali: acqua cristallina, sabbia bianca finissima e tutto immerso in un contesto dove la macchia mediterranea faceva da padrona assoluta.

Ora restano solo tanta rabbia e disperazione, tanta paura e tanta delusione, in modo particolare per chi ha visto una tranquilla domenica trasformarsi in un vero e proprio inferno in cui ha rischiato la vita o perso l’automobile. Resta una grande distesa di cenere che ha mandato in fumo la rigogliosa vegetazione che faceva da sfondo ad un mare bellissimo che, probabilmente, da oggi non sarà mai più lo stesso.

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