Scoppia il caso Home Restaurant in provincia di Nuoro.

La denuncia parte dalla Home Restaurant Hotel del Ceo Gaetano Campolo con sede legale a Reggio Calabria e sede commerciale a Firenze, leader in Italia nel settore in quanto unica piattaforma che comunica in Questura per i propri iscritti prima della diffusione online, come da Parere del Ministero dell’Interno del 1 Febbraio 2019 che, in assenza di legge, inquadra il settore con delle regole.

“Ad oggi Home Restaurant Hotel srl vanta oltre 300 iscritti in oltre 80 città italiane – spiega il Ceo – cooperando con oltre 80 Questure, mentre a Nuoro viene ostacolato perché, secondo Baio Calogero, Dirigente della Polizia Amministrativa e Sociale di Nuoro, per avviare un attività di Home restaurant serve la Scia”.

Secondo Gaetano Campolo, proprietario del brevetto Home Restaurant Hotel, rilasciato dal MISE già nel 2016, tutto questo “è paradossale, paragonabile ad un abuso di potere” ed invita il Questore Alfonso Polverino “a prendere dei provvedimenti, visto che il Parere del Ministero dell’Interno del febbraio 2019 non intende interpretazione cosi come già sentenziato dal Giudice di Montopoli che nel 2020 ha condannato il Comune stesso in quanto, come in questo caso si pretendeva la Scia da un Home Restaurant, stessa sorte che accadrà con il Comune di Oliena e Tortolì. Siamo presenti in Sardegna con una dozzina di Home Restaurant legati alla nostra piattaforma e fino ad ora non abbiamo mai avuto problemi con le Questure a cui abbiamo inviato regolare comunicazione”.

“Il Questore sa benissimo”, prosegue il giovane imprenditore di Reggio Calabria, “che gli Home Restaurant proposti da Home Restaurant Hotel srl sono legali, nel Parere firmato dal Dirigente Capo del Ministero dell’Interno il Dottor. Avizzano il settore dell’Home Restaurant ha conosciuto un’importante svolta”.

Per concludere, il giovane imprenditore calabrese si sente “fortemente discriminato” ed invita il Questore “a fare dei controlli su alcune piattaforme che anche in provincia di Nuoro lavorano nel settore Home Restaurant, non solo senza comunicare in Questura ma anche 7 giorni su 7 facendosi pagare solo tramite la piattaforma. Modalità vietata dall’Antitrust”, sottolinea Gaetano Campolo e “nonostante abbiamo denunciato questa piattaforma per concorrenza sleale con articolo 700 presso il tribunale di Bologna ancora opera indisturbata creando concorrenza sleale sia al settore Home Restaurant, che resta in attesa di legge, sia anche alla ristorazione classica, non rispettando il Parere del Ministero dell’Interno”, conclude.

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