Notizie Approfondimenti Social inclusion lab, un progetto dell’Aou per abbattere le disuguaglianze di salute

Social inclusion lab, un progetto dell’Aou per abbattere le disuguaglianze di salute

Un gruppo di adolescenti ha seguito gli specialisti dei laboratori impegnati nella ricerca  e nella lotta al Coronavirus. Il percorso coinvolge Università di Cagliari, Aou, municipalità e Centri di quartiere

Sarà diffuso alle 13,30 sui social dell’Università, dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e su UnicaRadio web il video Social inclusion lab, progetto nato con la finalità di contrastare le disuguaglianze nel campo della salute che ha visto i ragazzi adolescenti del Centro di quartiere La bottega dei sogni impegnati nel laboratorio dell’Aou di Cagliari. Per l’ateneo  e per la Aou hanno preso parte al progetto i docenti Luigi Minerba e Germano Orrù. Hanno collaborato Viviana Lantini (assessora comunale Politiche sociali, Cagliari) e appinto il Centro di quartiere La Bottega dei Sogni-Associazione Efys. Il video e la mini campagna di comunicazione social a sostegno dell’evento sono stati realizzati dalla struttura Comunicazione e relazioni esterne dell’Aou di Cagliari.

 “Abbiamo lavorato su un canale di comunicazione e integrazione che – spiega il professor Minerba,  docente di Statistica medica, dipartimento di Scienze mediche dell’ateneo – connette ricerca universitaria e società. La sinergia tra territorio e competenze universitarie accresce il livello di benessere sociale con contenuto culturale, educativo e di sviluppo di consapevolezza civile. E crea nuovi spazi di confronto e studio. Anche così la ricerca diventa strumento di inclusione”.

La giornata di oggi – si legge in una nota – viene scandita sui social di UniCa e dell’Aou dai post con una serie di riferimenti al Social inclusion lab. In breve, un traguardo di pregio per istituzioni, autori, partecipanti e volontari. Il Social inclusion lab trova slancio e solidità nel ricco calendario di eventi legati a Sharper-Notte europea dei ricercatori, in programma il prossimo 24 settembre.

“Ho illustrato ai ragazzi una curva dei contagi per visualizzare l’andamento dell’epidemia di Covid-19 nel tempo e in una determinata popolazione. L’elaborazione e l’analisi dei dati rappresentano la fase conclusiva del processo di ricerca, illustrato dal team del professor Orrù” ha spiegato Luigi Minerba, direttore Sviluppo organizzativo e sistema informativo-Aou Cagliari.

“Gli allievi hanno potuto simulare preparazione ed estrazione dell’Rna utilizzando tecnologie innovative che consentono di identificare le varianti del virus Sars-Cov 2” ha aggiunto Germano Orrù, responsabile del Laboratorio biologia molecolare del San Giovanni di Dio. A seguire, i ricercatori con la dottoressa Lantini hanno risposto ai quesiti dei ragazzi sulla pandemia e sulle dinamiche della ricerca.

Per la Notte dei ricercatori gli adolescenti simuleranno l’insieme delle attività di ricerca in laboratorio.

I centri di quartiere

Il progetto Centri di Quartiere è nato nel 2015 per rendere concrete intenzioni e principi della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con la realizzazione di azioni per il godimento dei diritti civili dei minorenni, con riferimento a salute, cura, istruzione, educazione e inclusione sociale. “È molto importante che i nostri giovani  siano consapevoli dell’importanza della ricerca scientifica. Tanto più in questo momento di grave crisi. La partecipazione al progetto delle ragazze e dei ragazzi dei Centri di quartiere comunali è stata vissuta con grande entusiasmo, curiosità e tante domande hanno che hanno confermato la bontà di un’iniziativa in cui il sociale incontra la comunità scientifica. Sono molto grata ai ai professori Minerba e Orrù e alle ricercatrici”. ha rimarcato Viviana Lantini.

Il Progetto – si legge ancora nella nota – ha avuto ottimi esiti ed è diventato un servizio stabile. La finalità del servizio è tesa a realizzare, nell’ambito della rete urbana, un sistema reticolare di servizi attivi e di facile accesso, che consentano lo svolgimento di attività educative collettive e di comunità, destinate prioritariamente ai minori e alle loro famiglie. Nei Centri vengono svolte attività aggregative e ludiche, culturali, laboratori artistici, supporto e sostegno scolastico. Ma anche laboratori e attività open air, al mare e nei parchi cittadini. Sono destinatari del servizio i minorenni residenti o dimoranti a Cagliari, genitori, famiglie e chiunque sia interessato a partecipare a percorsi di cittadinanza attiva.

Gli attuali Centri di quartiere coinvolti sono a Is Mirrionis/San Michele con il Centro Strakrash, gestito dalla Cooperativa sociale Passaparola; La Marina, con La bottega dei sogni – Associazione Efys; Mulinu Becciu, “Io centro – officina di idee” e Centro di Quartiere “Pirri”, Istituto “Marcello Serra”, gestiti da Consorzio Network Cooperativo.

Il progetto si concluderà con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai ragazzi. Informazioni. https://www.sharper-night.it/

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