Questa mattina nell’aula magna del rettorato è stata presentata La Notte dei ricercatori-Sharper 2021. L’evento si svolgerà venerdì 24 settembre, all’Orto botanico di Cagliari. Una serie di pre-eventi, in presenza e da remoto, sono in corso nel capoluogo regionale e a Monserrato.

“In un passaggio storico e sociale come quello attuale – commenta il rettore Francesco Mola – siamo ancora più motivati nell’avvicinare la comunità e soprattutto le nuove generazioni alla formazione avanzata. Ricerca e scienza sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo”.

Il rettore, nel ringraziare partner e istituzioni, ha rimarcato un aspetto: “La ricerca è fatica, dedizione e impegno. Ma apre la mente e regala enormi gratificazioni, la Sardegna e i giovani possono contare su di noi. L’avvio dell’anno accademico? Siamo pronti, con il rigoroso rispetto delle indicazioni governative, con scienza, coscienza e buon senso ripartiamo anche in presenza. L’Università – rimarca il professor Mola – è anche confronto, dibattito, relazioni e insostituibile socializzazione. Offrire le migliori condizioni di studio è un nostro bersaglio”.

Settanta eventi, trentaquattro dei quali all’Orto Botanico. Durante la giornata dalle 16 alle 22,30 si darà ampio spazio a un ricco programma che spazia tra alcune delle tematiche più attuali. Dai vaccini alla pandemia passando per astrofisica, robotica, internet delle cose, medicina, diritto, storia, fisica e chimica.

“In neanche due mesi abbiamo compiuto – sottolinea Luciano Colombo – uno sforzo erculeo per coniugare il tutto”. Il prorettore per la Ricerca scientifica, ha elogiato lo staff Ricerca e territorio diretto da Gaetano Melis. E ha ribadito un concetto chiave: “Per la Notte l’intera Europa condivide con la collettività i risultati della ricerca e l’impatto che la scienza ha sulla quotidianità”. All’Orto sarà presente, per la prima volta in Italia durante la Notte, un “Punto giallo” per la raccolta fondi organizzato in collaborazione con il comitato Verità per Giulio Regeni.

“Basti pensare a quanto il tema dei Big data fosse quasi sconosciuto prima della pandemia, adesso se ne parla diffusamente: la scienza cavalca e accompagna la vita di tutti i giorni e dà elementi che ampliano la conoscenza e la visuale”. Gianni Fenu, prorettore vicario, accelera: “La Notte soddisfa varie aspettative, dà speranze e valorizza il ruolo delle ricercatrici e dei ricercatori. Inoltre, è una felice opportunità di festa e conoscenza da condividere con il grande pubblico”. La Notte coinvolge oltre cento di esperti su approfondimenti, esperimenti e incontri su cinema, archeologia, cervello, ingegneria elettronica, informatica, cyber security, teatro, ambiente e astronomia.

“Aderiamo da sempre alla Notte e siamo entusiasti di poter partecipare con le nostre ricerche” dice Alberto Masoni, direttore dell’Infn. “Siamo impegnati nella ricerca e nel trasferimento tecnologico e partecipiamo con orgoglio – aggiunge Maria Assunta Serra, direttrice generale di Sardegna ricerche – all’evento”. Silvia Casu sottolinea ricerche e studi connessi all’astrofisica: “Partecipiamo con piacere fin dalle prime edizioni della Notte. Abbiamo organizzato le visite guidate al Sardinia radio telescope di San Basilio e altri eventi sul territorio”. La responsabile divulgazione e comunicazione Inaf ha ricordato il compianto Nichi D’Amico, docente di UniCa e già direttore dell’Osservatorio astronomico. “Dedichiamo le nostre attività alle scuole fina dalle primarie” spiega Anna Massaiu, referente ScienzaSocietàScienza.

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