Come si può diventare produttori senza possedere terra, attrezzature, competenze? Antonio Berritta, fondatore e vigneron dell’omonima Cantina, ha provato a dare una risposta con il progetto “Adotta una botte”. Sviluppato a Dorgali, fa il bis con l’annata enologica 2021, quella conclusa nei giorni scorsi, con una vendemmia che ha fatto registrare tassi di qualità elevati in tutta Italia, Sardegna compresa. Proprio l’Isola, la terra del Cannonau, si rende protagonista con questa novità, già adattata a molti ambiti e infine poi accolta da Berritta.

Diventare produttore di un vino speciale, quello fatto con le proprie mani. La Cantina Berritta l’ha proposto l’anno scorso e all’appello hanno risposto numerosi appassionati, facendo registrare un sold out e convincendo così l’azienda a rimettere in moto la macchina organizzativa. Anzi pensandola più in grande, con un raddoppio delle barrique a disposizione. Dalla vendemmia appena terminata, sei barrique di rosso Cannonau, prodotto con tecniche sostenibili, nel rispetto dell’ambiente e con la certificazione biologica, attendono infatti di essere adottate con questo progetto.

Da ogni barrique nasceranno circa 300 bottiglie. Si potrà scegliere di adottare un’intera botte oppure la metà, 150 bottiglie. E seguire da vicino tutte le fasi di trasformazione dell’uva: dalla macinazione, alla fermentazione, dal travaso alla sfecciatura e, infine, gli assaggi. Ogni nuovo produttore avrà il compito di scegliere quanto tempo il vino permarrà in Cantina e dovrà prendere importanti decisioni che plasmeranno il carattere del prodotto finito, sotto la supervisione, i consigli e il contatto diretto della Cantina Berritta.

“Amare il vino significa prendersene cura – spiega Antonio Berritta – ma anche godersi dei momenti di felicità quando lo si gusta in compagnia. Il lavoro in vigna mi ha sempre accompagnato per tutta la mia vita e conosco bene la voglia di tanti appassionati di creare un proprio vino o una propria etichetta. E adesso è possibile, e sono contento di poter metter a disposizione non solo il frutto del nostro lavoro, ma anche le nostre competenze e i nostri consigli, in modo da proseguire anche nell’opera di promozione del buon vino, di Dorgali e della Sardegna”.

Al termine dell’esperienza si riceverà il vino imbottigliato e si dovrà soltanto apporre l’etichetta frontale. A quel punto sarà davvero giunto il momento di stappare la bottiglia, per la felicità dei wine lovers, ristoratori, aziende o appassionati a questo mondo, che hanno scelto di partecipare all’iniziativa.

E per chi non ha il tempo di vivere un’esperienza completa da vignaiolo, la Cantina ha studiato un’alternativa. Dalla vendemmia 2020, infatti, sono disponibili delle barriques di Cannonau di Sardegna Doc Biologico pronte per essere imbottigliate, con la possibilità di svolgere alcune modifiche di affinamento. Qualora poi si voglia ottenere una consegna apposita per il Natale 2021, allora si potranno richiedere solo entro il prossimo 5 novembre.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it