Urne aperte dalle 7 alle 23 (e dalle 7 alle 15 di lunedì) in Sardegna, dove i cittadini sono chiamati ad eleggere 98 sindaci (su un totale di 377 comuni).

In trentacinque comuni c’è solo un candidato, che sfiderà il quorum. Raggiunto il 50 per cento più uno dei votanti, sarà eletto, altrimenti scatterà il commissariamento.

Sono Barrali, Decimoputzu, Pauli Arbarei, San Nicolò Gerrei, Sant’Andrea Frius, Selegas, Turri, Villanovaforru, Villaperuccio, Villasalto, Baradili, Bonarcado, Cuglieri, Marrubiu, Nureci, Ruinas, Scano di Montiferro, Salarussa, Tramatza, Baunei, Belvì, Borore, Gadoni, Loculi, Orani, Orosei, Ovodda, Silanus, Talana, Triei, Alà dei Sardi, Ardara, Monteleone Rocca Doria, Muros e Nughedu San Nicolò.

Gli occhi sono puntati sui comuni più grandi, Carbonia, Capoterra e Olbia. In queste tre città il voto diventa un banco di prova per il centrodestra alla guida della Regione, che ha già perso a Quartu l’anno scorso.

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