A differenza di quanto è stato detto ieri, dalle indagini del delitto di Sassuolo, è emerso che è stata la figlia di 11 anni, l’unica sopravvissuta insieme al nonno materno, a dare l’allarme allo zio Enrico, fratello della vittima Elisa Mulas, e chiamare il 112.

Una volta tornata nella casa della nonna, anche lei uccisa dal carnefice, Nabil Dahir, verso le 14, nessuno le ha aperto la porta. Così ha contattato lo zio e le forze dell’ordine che, una volta sul posto, sono entrati nell’abitazione e hanno trovato i corpi senza vita della madre, i due fratellini di 2 e 5 anni, della nonna e dello stesso assassino che si è tolto la vita dopo l’efferato gesto.

Ora l’undicenne si trova in una struttura sicura. Non è stato possibile ricongiungerla col padre naturale, poiché l’uomo ha perso la potestà genitoriale per decisione dei giudici già tempo fa.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it