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Non ci sarà nessun ritorno in Dad in caso di un solo alunno positivo, hanno precisato nella serata di ieri fonti di governo. La classe resterà a casa solo se si raggiungeranno tre contagiati. Allo stesso tempo, il commissario straordinario Francesco Figliuolo ha dichiarato che verranno intensificate le attività di testing nelle scuole al fine di potenziare il tracciamento, poiché “garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza è una priorità del Governo”.

La circolare pubblicata due giorni fa teneva conto del peggioramento del quadro dell’epidemia con “un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2, anche in età scolare”, con una incidenza settimanale in crescita e pari a 125 per 100mila abitanti, “valore ben lontano dal quello ottimale di 50 per 100mila, utile per un corretto tracciamento dei casi”. Per questo i due ministeri avevano proposto la quarantena anche con un solo caso positivo in classe.

Resta comunque la didattica a distanza con un solo alunno contagiato per le classi con bambini fino a sei anni, quindi per la scuola dell’infanzia, dove è più difficile mantenere il distanziamento e le mascherine per i bimbi non sono obbligatorie. Per la classi con alunni dai 6 ai 12 anni (per i quali non è ancora prevista la vaccinazione) basteranno due positivi, mentre dai 12 in poi si andrà in Dad se i casi positivi sono almeno tre.

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