Ogliastra. A Lanusei, già capoluogo di provincia, località a due passi dalle spiagge di Arbatax e Tortolì, chiude il punto nascite. Oltre 60mila persone restano senza assistenza e gridano: “Così siamo isolati”. Il provvedimento preoccupa perché arriva dopo le limitazioni date ad altri due reparti: pediatria e cardiologia, al momento operativi solo dodici ore al giorno. C’è un fatto la carenza nell’organico, ormai noto: i medici attualmente in servizio sono 69 su un totale che ne prevede 120, ma mancano anche altre figure professionali.

E’ un caso isolato? Piuttosto un problema diffuso. In Sardegna sta diventando una vera rarità anche il medico di famiglia. In provincia di Oristano ne mancano più di 40, con il risultato che in molti centri non è assicurata nemmeno l’assistenza sanitaria di base. Tra le zone maggiormente penalizzate ci sono il Guilcer e il Barigadu, dove da anni gli abitanti sono costretti a fare i conti con una situazione a dir poco precaria. L’Ats ha cercato di mettere una pezza ai problemi causati dall’emorragia di medici di base e dalla mancata sostituzione dei professionisti andati in pensione o trasferitisi, impiegando guardie mediche nelle ore diurne e gli operatori delle Unità speciali di continuità assistenziale. Ma il problema resta.

Nel nuorese la situazione è simile. Ad Aritzo e Desulo i medici sono come le figure ricercate da Diogene Laerzio: ci possono cercare con la lanterna. A Nuoro città la situazione è da tempo difficile: “Se non si dovessero individuare a stretto giro di posta le soluzioni concrete invocate più volte per ridurre i carichi di lavoro estenuanti e al centro di svariate segnalazioni, i medici rinunceranno al proprio posto di lavoro e il pronto soccorso chiuderà le porte ai pazienti, con ripercussioni devastanti per la sanità nuorese e del centro Sardegna”, scrivevano qualche mese fa sette dirigenti medici in forza al pronto soccorso del San Francesco di Nuoro.

A Nuoro city mancano anche i pediatri: ottocento le famiglie sono rimaste senza specialista da fine novembre: “C’è chi per una visita si sta spostando nei paesi”, scrive La Nuova Sardegna.

Intanto la Regione proroga l’acquisto delle prestazioni ospedaliere della clinica gallurese Mater Olbia e annuncia l’assunzione di oltre 150 medici, a tempo indeterminato, nelle aziende del sistema sanitario regionale della Sardegna. Basteranno?

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