La Corte costituzionale ha bocciato senza pietà il Piano Casa della Giunta Solinas, dichiarandone illegittimi la maggior parte degli articoli (2, 3, 5, 9, 11, 13, 14, 15,16, 17, 18, 19, 21,23, 24, 25, 26, 27 e 30). La Consulta, in particolare, ha cassato l’articolo 5 della legge nelle parti in cui consente incrementi volumetrici sulle coste sarde in deroga alle tassative regole del Piano Paesaggistico regionale.

Sin dalla sua approvazione la legge regionale n. 1 del 18 gennaio 2021 (“Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed in materia di governo del territorio”), era stata vista come un vero e proprio attacco al territorio sardo. Gli ambientalisti del Wwf avevano da subito chiesto al Governo di impugnare presso la Consulta la legge in quanto ritenuta incostituzionale e in contrasto con il PPR.

Il Wwf riteneva infatti la legge regionale “un attacco indiscriminato al territorio sardo con edificazioni a pioggia e incrementi volumetrici”, ricordando viceversa che la Sardegna era stata la prima regione in Italia a dotarsi di un Piano Paesaggistico ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

“Il WWF è soddisfattissimo perché ancora una volta i giudici della Corte Costituzionale hanno ristabilito i principi fondamentali sulla tutela del Paesaggio e dell’ambiente, patrimonio dei sardi e di tutti i cittadini – esulta Carmelo Spada, delegato del WWF Italia per la Sardegna -. Speriamo che questi principi siano chiari a tutti e auspichiamo che non debbano servire più denunce e sentenze”.

Mentre dai 5 Stelle arriva l’invito alle dimissioni del presidente Solinas. “Molto di più di una bocciatura, un vero e proprio azzeramento”, evidenzia Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia e deputato M5S. “Questa sentenza – aggiunge – arriva nel contesto di tredici impugnative di leggi regionali da parte dell’Alta Corte: sotto il profilo giuridico è qualcosa di ben più importante di un richiamo alla Giunta ad una maggiore attenzione nel legiferare, ma sotto quello politico è l’ennesima dimostrazione della totale incapacità di questa alleanza sardo-leghista a governare la Sardegna. Il pilastro della loro politica è stato demolito e conseguentemente Solinas lasci, per il bene dei Sardi e della nostra terra”.

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