“Speriamo di restare in zona bianca e che ci consentano di fare la nostra festa di popolo nelle condizioni migliori, se non uguali, a quelle a cui siamo abituati”. Così il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, commenta l’emendamento approvato nella giornata di ieri che consente le cosiddette “feste dinamiche” in zona bianca, compreso quindi il Palio di Siena.

E in Sardegna che ne sarà della Sartiglia? Dalle ultime indicazioni, sembrerebbe che una delle manifestazioni più attese dell’anno si farà in forma ridotta, anzi ridottissima. Martedì prossimo il Comune di Oristano presenterà al prefetto, Fabrizio Stelo, il progetto pensato per la due giorni che quest’anno si terrà il 27 febbraio e il 1° marzo.

Il piano prevede: due vestizioni per pochissimi fortunati, si parla di due decine di spettatori; un percorso di sfilata più lungo del solito, con l’incrocio delle spade tra il componidori e il suo secondo, intervallato dal corteo di circa un’ottantina di cavalieri, che sfilerà per la cittadina passando in diverse vie solitamente non “toccate” dalla giostra.

Per quest’anno non verranno disposte le tribune, ma solo qualche transenna, nei punti nevralgici del corteo, che consentirà un numero massimo di spettatori tra i quattromila e i seimila

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