Non è infrequente di camminare nelle vie di Cagliari e imbattersi in un toponimo ormai entrato nell’immaginario collettivo ma di cui non conosciamo l’origine e l’identità. Nel cuore di Cagliari la frequentatissima piazza Yenne, luogo di riferimento della movida cittadina, deve il nome a un nobile del Regno di Sardegna, Viceré di Sardegna dal 1821 al 1822.

Ettore Veuillet d’Yenne (1758-1830) era nato a Yenne, antico borgo di Savoia, situato ai piedi del monte Chat sul Rodano.

Dal 1770 al 1774 Yenne frequentò l’Accademia militare, Vittorio Emanuele I lo nominò colonnello, mentre nel 1815 fu promosso maggior generale. Fu presidente della Commissione Austro-Sarda incaricata di fortificare la linea di difesa delle Alpi, opera per il quale fu successivamente nominato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine imperiale di Leopoldo. Nel 1820 fu promosso a luogotenente generale di Cavalleria.

Dal 1816 al 1820 Yenne fu governatore della divisione di Cuneo. Nel 1820 fu per alcuni mesi governatore di Torino e nel 1820 fu incaricato di svolgere provvisoriamente le funzioni di Viceré di Sardegna. L’anno successivo Carlo Felice di Savoia, diventato re di Sardegna in seguito all’abdicazione di Vittorio Emanuele I, gli cedette formalmente la carica.

In tale veste Yenne ebbe il compito di applicare l’editto delle chiudende. Lasciò la carica già nel 1822, secondo le fonti dell’epoca per problemi di salute. Lo stesso anno re Carlo Felice lo nominò Cavaliere dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata. Morì a Genova il 17 giugno 1830 e fu sepolto nella Certosa reale di Collegno, a Torino.

A Cagliari gli è dedicata Piazza Yenne, in precedenza piazza San Carlo, di cui aveva voluto la costruzione.

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