Colonne di automezzi sulla 131 in direzione Cagliari e una cinquantina di mezzi in viale La Playa sin dal primo mattino. Nonostante il veto della Commissione di Garanzia degli scioperi nei servizi essenziali – che ha bocciato lo sciopero nazionale indetto dalla sigla Trasportounito – i camionisti sardi, messi in ginocchio dai rincari del carburante, sono ugualmente scesi in piazza questa mattina. Due le manifestazioni previste questa mattina a Cagliari per chiedere sostanzialmente un taglio netto delle accise e un prezzo ribassato del gasolio tenendo presente la media degli ultimi tre quattro anni.

Nella mattinata sono previsti alcuni incontri con le istituzioni, uno in Prefettura e l’altro con il sottosegretario allo Sviluppo Economico Alessandra Todde, che potrebbero aprire qualche spiraglio.

Oltre i blocchi previsti a Cagliari,  uno all’ingresso del porto, in viale La Playa, e l’altro davanti ai cancelli del porto canale, ci saranno presidi in tutta l’Isola: Samatzai, Monastir, Villacidro, Oristano. al porto Isola Bianca di Olbia. Nuoro Pratosardo e nella zona industriale di Tossilo-Macomer. E’ possibile anche un presidio di fronte alla Saras. In un’altra mobilitazione contro il caro gasolio saranno coinvolti anche i pescherecci dello strascico della marineria di Porto Torres che oggi rimarranno all’ancora.

“Chiediamo di abbassare il costo del carburante perché a questi prezzi i mezzi su strada non possono essere messi al lavorare – spiega Anna Maria Schirru, una delle coordinatrici della manifestazione – non si può sopperire ad una spesa del genere”.

Non si sa quando questa protesta potrà finire. In ogni caso non prima d domani. quando si sapranno gli esiti del tavolo tecnico sulla vertenza convocato per domani a Roma, tra Cna Fita e le associazioni di Unatras con il Ministero dei Trasporti

Intanto dalla politica arriva il sostegno alle ragioni degli autotrasportatori. “Categorie, lavoratori, famiglie si attendono dal Governo risposte concrete, significative e tempestive già da questo martedì: è possibile ridurre i prezzi dei carburanti alla pompa, lo stanno facendo in Francia e bisogna farlo in Italia. In particolare il nodo caldissimo dell’autotrasporto deve essere governato, non lasciato ad azioni che potrebbero creare ulteriore caos o generare paure. Anche la Regione dovrebbe fare il massimo di sua competenza sul versante fiscale e di sostegno. Il Pd raccoglie e fa proprio l’allarme di chi è costretto a tenere fermi i mezzi”, dichiara la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd). “Ci sono i margini per intervenire in questa drammatica situazione – sostiene la parlamentare dem – anche ascoltando le proposte degli operatori in merito a interventi sull’Iva, a defiscalizzazione, taglio alle accise, adeguamento delle tariffe praticate dalla committenza. In ogni caso chiedo al Governo un’attenzione adeguata verso questa crisi, che rischia di travolgere il trasporto professionale e – conclude Mura – creare blocchi nelle produzioni e nelle forniture”.

Frena invece Confagricoltura Sardegna che rilancia l’appello del  presidente nazionale Massimiliano Giansanti, che in vista dell’imminente sciopero aveva scritto al Viminale: “Le agitazioni previste per i prossimi giorni del settore trasporto su gomma – riporta la lettera –, oltre ai disagi più generali connessi alla movimentazione delle merci, determinerà difficoltà ancora più incisive in ordine allo spostamento e alla consegna dei prodotti agricoli deperibili alla distribuzione, alla consegna dei mangimi agli allevamenti e all’attività quotidiana di raccolta del latte”. Affinché si eviti un peggioramento della situazione, anche i vertici sardi dell’organizzazione di categoria hanno ricordato come il quadro di crisi del comparto agricolo isolano sia addirittura più grave rispetto a quello attraversato dai colleghi della penisola, viste le contrazioni dei consumi registrate in queste ultime settimane e il calo dei prezzi alla vendita nei mercati. “Nel rispetto del diritto di tutti i lavoratori di esprimere il proprio malessere e il proprio dissenso attraverso gli strumenti dello sciopero, auspichiamo che la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, assicuri lo svolgimento delle proteste e al contempo delle attività di movimentazione delle merci agricole”, ha osservato il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele.

Nei giorni scorsi Confagricoltura nazionale, insieme ad altre nove organizzazioni, aveva già sottoscritto un appello al Governo per manifestare la preoccupazione della filiera zootecnica in seguito all’annuncio delle agitazioni degli autotrasportatori.

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