Prima pagina Energia: la Sardegna marcia a grandi passi verso le fonti rinnovabili

Energia: la Sardegna marcia a grandi passi verso le fonti rinnovabili

Importante accordo tra l’Enel e la SiderAlloys Italia per creare un modello produttivo più sostenibile e  ridurre le emissioni inquinanti di un settore altamente energivoro come quello della siderurgia

truffa-sul-fotovoltaico-cinque-indagati

Si prospetta un futuro sempre più sostenibile per le imprese della Sardegna. Nei giorni scorsi Enel e SiderAlloys Italia hanno siglato un importante accordo per creare un modello produttivo più sostenibile dal punto di vista ambientale e ridurre le emissioni inquinanti di un settore altamente energivoro come quello della siderurgia.

Come evidenzia una nota, le due società hanno previsto lo sviluppo della generazione elettrica da fonti rinnovabili (eolico, impianti fotovoltaici a terra utility scale e su tetti e coperture, sistemi di accumulo) allo stabilimento dell’ex Alcoa di Portovesme, acquistato dalla società svizzera SiderAlloys nel 2018.

Tale impianto contribuirà al fabbisogno energetico del territorio sardo e dei siti industriali. La sinergia tra Enel e SiderAlloy porterà inoltre ad ulteriori iniziative per la generazione distribuita della rinnovabile, l’elettrificazione dei veicoli aziendali e installazione di stazioni di ricarica e l’identificazione di risorse flessibili nei siti produttivi per ottimizzare i costi energetici (ad esempio, riduzione dei picchi di potenza e variazione dei carichi).

Intanto nei giorni scorsi è stato presentato il progetto Elettrificazione verde della Sardegna elaborato dall’Enel e dall’Università Roma Tre con il supporto di Alleanza Sardegna Rinnovabile (che riunisce WWF, Kyoto Club, Greenpeace e Legambiente).

Tale progetto, inserito tra i Multi-Stakeholders Energy Compact delle Nazioni Unite e considerato come modello per la diffusione della transizione energetica a livello globale, ha l’obiettivo di abbandonare i combustibili fossili per la produzione di energia in Sardegna, col passaggio a un mix basato esclusivamente su fonti rinnovabili, abbinato a una crescente elettrificazione degli usi finali.

Oggi in Sardegna la maggior parte della generazione elettrica avviene utilizzando il carbone e i residui dei processi di raffinazione del petrolio.

Nell’isola – si legge in una nota – si consumano ogni anno circa 8,5-9 TWh. Il consumo pro capite di energia elettrica nel settore domestico è pari a circa 1,38 MWh all’anno ed è il valore più alto in Italia, nonostante i sistemi di autoproduzione rappresentino ancora solo una nicchia (neanche 1% del totale) e siano quasi esclusivamente alimentati da fonti fossili.

Il progetto di elettrificazione green prevede di raggiungere una serie di obiettivi entro il 2030. In particolare è previsto l’obiettivo di sostituire le risorse fossili con impianti rinnovabili (principalmente fotovoltaico ed eolico), oltre che della diffusione di tecnologie per elettrificare gli usi finali nei trasporti e nella climatizzazione degli edifici (mobilità 100% elettrica, pompe di calore, piastre a induzione).

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it