Sgomento tra i rappresentanti dei comitati tecnici delle graduatorie concorsuali di Laore nell’apprendere la notizia che le maggiori sigle sindacali riunite stanno favorendo l’inserimento nell’agenzia regionale Aspal di figure amministrative in luogo di figure tecniche.

Il piano di fabbisogno dell’Aspal 2022-2024 prevede il reclutamento entro l’anno in corso di 11 istruttori geometri, 14 istruttori informatici e 29 istruttori amministrativi.

Da una serie di mail con mittenti Cgil, Cisl, Uil e Fesal indirizzate all’Agenzia Regionale Aspal, risulta avviato un confronto volto a promuovere un aggiornamento “in corsa” del fabbisogno approvato con Delibera n. 18/35 del 10 giugno 2022 dalla Regione Sardegna mediante riduzione degli istruttori tecnici geometri, che da 11 passerebbero a 6, e informatici, che da 14 passerebbero a 6, in favore di un aumento di istruttori amministrativi da 29 a 38.

“Non si capisce come sia possibile che dei sindacati, che dovrebbero tutelare egualmente tutte le categorie professionali possano favorire in questo modo una categoria a discapito di un’altra, un amministrativo a discapito di un tecnico”, lamentano i rappresentanti dei comitati tecnici Emanuela Corona (presidente Comitato Idonei Geometri), Massimiliano Roggio (presidente Comitato Idonei Periti Elettrotecnici e Meccanici), Stefano Aramu (presidente Comitato Idonei Tecnici Informatici) e Stefano Onnis (presidente Comitato Idonei Ingegneri).

“Non si capisce a maggior ragione – proseguono i rappresentanti dei comitati tecnici – come sia questo giustificabile, dato che oggettivamente la figura di un tecnico (di qualunque natura si tratti) non può mai essere sostituita nelle mansioni da un amministrativo. I requisiti oggettivi dei bandi di concorso infatti prevedono che un tecnico possa partecipare anche a un concorso per ricoprire un ruolo amministrativo, viceversa un amministrativo non potrà mai avere i requisiti per partecipare a un concorso per tecnico”.

“Tale pressione non si comprende neppure – aggiungono – considerando l’eventuale presenza di tecnici già in organico all’ente regionale, assunti come amministrativi, poiché ciò è stato possibile solo perché questi ultimi non hanno partecipato alle selezioni in qualità di tecnici ma in qualità di amministrativi”.

“Inoltre, appare quantomeno singolare come possa un documento approvato solo a giugno dell’anno in corso poter essere modificato nella sua attuazione solo qualche mese dopo. I piani di fabbisogno del personale sono triennali – spiegano infine – proprio perché possa essere prevista la possibilità di revisionarli da un anno all’altro e comunque prima dell’approvazione; pertanto, se un aggiornamento si ritenesse opportuno, dovrebbe avvenire nel 2023 ed essere previsto nel successivo piano di fabbisogno (2023-2025)”.

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