È stata “coperta” con lo spray rosa la scritta di matrice fascista apparsa nella notte tra venerdì e sabato scorso all’ingresso del Polo umanistico dell’Università di Cagliari in via Trentino.

“Dux mea lux”, si legge. Tutti si chiedono se sia stata una provocazione oppure ci sia dell’altro.

“È stato uno spettacolo indecente quello che si è palesato stamattina agli occhi di chi si recava in Magistero. Dei vandali, fascisti ed ignoranti, ovviamente col favore delle tenebre, hanno imbrattato l’ingresso della Facoltà di Studi Umanistici con le parole che potete leggere nella foto e che scegliamo di neppure riportare”, scrive l’associazione studentesca universitaria Reset Unica in un post su Facebook.

(Foto credit: Reset Unica)

“Chiaramente si tratta di una provocazione – si legge nel post -, di imbecilli annoiati con una bomboletta in mano. I segni non vanno però sottovalutati e se questi atti oggi si moltiplicano è anche perché chi li compie si sente tutelato nel suo agire: l’attuale governo sta legittimando e sdoganando azioni di questo genere. Stigmatizziamo quanto avvenuto e ci dispiacciamo per il fatto che prima della nostra segnalazione al rettore e al preside della Facoltà, nessuno aveva segnalato l’accaduto. Sono segni, appunto, come detto sopra”.

“L’Università dovrebbe essere un posto in cui poter crescere anche politicamente e il fatto che proprio l’accesso verso la biblioteca sia stato vandalizzato ne sottolinea la gravità”, conclude l’associazione degli studenti universitari.

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