Dal Portogallo al Belgio, passando per la Spagna. Una rete dei monasteri benedettini di tutta Europa che abbraccerà le grandi vie con cui i pellegrini di tutto il mondo hanno attraversato nei secoli il vecchio continente per raggiungere i luoghi di culto. L’idea è nata in Sardegna, nell’ambito del grande progetto regionale di valorizzazione del turismo culturale e religioso che in quest ultimo anno ha portato alla ribalta i Cammini sardi.

Il primo step avviene questa mattina a Borutta – nel Monastero di San Pietro di Sorres, l’unica abbazia benedettina in Sardegna – dove si svolge l’evento “Alle origini dell’ospitalità. Dalla Sardegna a una rete di monasteri d’Europa lungo le grandi vie di pellegrinaggio”. A sugellare l’avvio del progetto della rete, a fine mattinata sarà firmato infatti il protocollo d’intesa che dà ufficialmente il via alla Rete tra l’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa e i referenti dei vari monasteri coinvolti.

“In questa prima fase – spiega padre Luigi Tiana, abate di San Pietro di Sorres – l’iniziativa parte dal monastero di Sorres, unica abbazia benedettina in Sardegna, e nasce con la collaborazione di quattro importanti monasteri europei”, che per l’occasione dell’evento di Borutta odierno sono stati rappresentati da padre Bernard Lorent, abate del monastero di Maredsous in Belgio, padre Carles Xavier Noriega, per il monastero di Montserrat in Spagna, Paolo Sbraga, per il monastero di Subiaco in Italia e padre Bernardino Costa, abate di Singeverga in Portogallo.

L’appuntamento, organizzato da Regione Sardegna, CES, Fondazione Destinazione di Pellegrinaggio in Sardegna, Comune di Borutta, Monastero San Pietro di Sorres, Terre di mezzo e Fa’ la cosa giusta!, “si inserisce – come ricorda l’assessore Chessa – nel progetto che l’assessorato del Turismo sta portando avanti per arricchire l’offerta complessiva del turismo lento, con una attenzione mirata al mercato europeo legato ai flussi turistici delle grandi vie di pellegrinaggio e, in particolare, in questo caso, alla vita e alla cultura dei monasteri benedettini”.

Dopo lo storico accordo con la Conferenza Episcopale Sarda e l’avvio dei programmi di formazione delle guide turistiche sul tema del turismo religioso, la Regione Sardegna ha portato avanti per tutto il 2022 importanti azioni per la valorizzazione dei cammini sardi e, più in generale del turismo lento e sostenibile.

Proprio a Sorres lo scorso 8 ottobre 2022 si è tenuta la conferenza finale della prima edizione dell’evento “Noi camminiamo in Sardegna: esperti camminatori, giornalisti del settore e influencer provenienti da tutto il mondo, dopo aver camminato su sette destinazioni di pellegrinaggio diverse (Dorgali, Galtellì, Sant’Antioco, Porto Torres, Luogosanto, Orgosolo, Gesturi-Laconi) si sono ritrovati tutti insieme al Monastero di Sorres per raccontare e condividere l’esperienza fatta.

Come spiega Renato Tomasi, responsabile per l’assessorato del settore Valorizzazione territoriale e del progetto “Turismo culturale-religioso”, l’evento di oggi è l’occasione per consolidare il programma della seconda edizione di “Noi camminiamo in Sardegna” presentata a Milano lo scorso novembre scorso con l’evento nazionale ‘Sardegna terra di cammini tutto l’anno’.

“Sulla scia del successo della prima edizione – afferma Tomasi – la Regione Sardegna riproporrà il format organizzativo grazie al quale giornalisti, esperti camminatori e appassionati hanno potuto nella prima edizione e potranno di nuovo, nella settimana dal 3 all’8 ottobre 2023, vivere “a passo lento” e condividere l’esperienza del cammino lungo gli itinerari proposti dalle destinazioni di pellegrinaggio e dai vari itinerari riconosciuti nel registro dell’Assessorato”.

“I Cammini rappresentano un’opportunità di raccontare e far conoscere una Sardegna ‘plurale’”, commenta la direttrice editoriale di Terre di mezzo, Miriam Giovanzana.

Nell’ottica di valorizzare l’offerta turistica “lenta” in Sardegna, oggi viene presentato anche il progetto sul cammino che si sviluppa lungo il pellegrinaggio tra la chiesa della Santissima Trinità di Saccargia a Codrongianos, la basilica di Nostra Signora del Regno ad Ardara e San Pietro di Sorres. “Un percorso lungo i capolavori dell’architettura romanica destinato ad arricchire il registro istituzione dei Cammini e degli itinerari spirituali tenuto dalla Regione Sardegna”, spiega Tomasi.

Le iscrizioni per partecipare alla “Settimana dei cammini 2023 in Sardegna” saranno aperte in occasione della fiera ‘Fa la cosa giusta!’, in programma dal 24 al 26 marzo prossimi a Milano.

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