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Condannato in primo grado all’ergastolo per aver ucciso a martellate il barista di 47 anni, Antonio Fara, due anni fa nel suo appartamento, oggi Claudio Dettori, 24 anni, si è rifiutato di comparire in videoconferenza all’udienza in Corte d’appello a Sassari.

Così, come riporta l’Ansa, è slittata anche la nomina dello psichiatra Paolo Milia, che in quanto perito della Corte avrebbe dovuto eseguire una perizia sull’imputato per capire se è in grado di intendere e volere.

Dettori si trova ora nel carcere di Uta e proprio per questo il Tribunale di Sassari gli aveva concesso di presentarsi in videoconferenza dato che l’udienza sarebbe durata soltanto pochi minuti. Ma l’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Onorato, non ha preso bene la scelta dei giudici e ha preferito non presentarsi.

L’udienza è quindi stata rinviata al 22 maggio. Nello stesso giorno lo psichiatra incaricato inizierà la valutazione su Dettori con una prima seduta che si svolgerà nel carcere sassarese di Bancali. Dopodiché avra trenta giorni di tempo per presentare la sua relazione alla Corte, che verrà discussa in aula il 26 giugno.

L’omicidio risale a due anni fa, quando il 22 aprile 2021, Fara fu trovato senza vita nel proprio appartamento, dopo essere stato ucciso a colpi di martello. All’epoca, Dettori era senza fissa dimora ed era ospite a casa del barista.

Fin dal primo momento i sospetti ricaddero proprio su di lui. Poco prima di lasciare l’appartamento, aveva telefonato alle forze dell’ordine denunciando un possibile omicidio nella casa di Fara. Dopodiché fu trovato e arrestato, a tarda sera, in un giardino alla periferia di Sassari.

Da parte sua, Dettori ha rifiutato qualsiasi accusa, anche dopo aver visionato le immagini delle telecamere che lo ritraggono mentre entra ed esce dall’appartamento nelle ore in cui si è consumato il delitto.

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