Centro Intermodale di Oristano (sito ufficiale Comune di Oristano)

A Oristano apre il Centro intermodale. Oggi alle 10,30, in via Ghilarza, ci sarà il taglio del nastro per l’apertura di una delle opere più attese e importanti della città. Per la sua realizzazione il Comune ha investito complessivamente 4 milioni 75 mila euro.

I lavori, appaltati al Consorzio Stabile Medil S.C.A.R.L., hanno consentito di realizzare un polo di interscambio modale tra gomma e ferro, integrando il trasporto pubblico su treno con quello sugli autobus. È stata costruita una corte centrale con funzione di stazione di scambio e spazio pubblico, con un piazzale con le aree di arrivo e partenza degli autobus urbani ed extraurbani, per i taxi e per i parcheggi a raso dei mezzi privati con una capienza per 55 autovetture (comprese quelle riservate ai disabili), 8 per i taxi, 16 coperti e 7 scoperti per gli autobus. Altre aree di sosta sono a servizio di biciclette e motocicli.

Il Centro intermodale sorge su una superficie di 11 mila 750 metri quadrati, 2900 dei quali sistemati a verde. A disposizione dei viaggiatori è stata realizzata una pensilina in un’area di 1530 metri quadrati e una sala d’aspetto di 80 metri quadrati. Un tunnel, raggiungibile anche con un ascensore per 13 persone, mette in collegamento la stazione ferroviaria con il centro intermodale favorendo un agevole accesso da parte dei passeggeri. L’intero complesso è alimentato da un impianto fotovoltaico da 20 kw, illuminato con luci a led, dotato di impianto di climatizzazione ad alta efficienza energetica, con una pista ciclabile in collegamento con l’adiacente parco urbano previsto in Oristano Est e con una nuova strada d’accesso con rotatoria su via Ghilarza nei pressi dell’incrocio con via Baracca.

L’opera, finanziata con il Piano di azione e coesione, risale al 2008 quando Regione, Provincia e Comune sottoscrissero un Protocollo d’Intesa per la realizzazione dello studio di fattibilità. Al progetto la Regione inizialmente destinò un finanziamento di 8 milioni di euro, ma nel 2015 la stessa Regione approvò una riprogrammazione che pur confermando la dotazione finanziaria suddivise le operazioni in due categorie a seconda della priorità, assegnando 4 milioni di euro agli interventi di priorità 1 e altri 4 a quelli di priorità 2.

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