Sono circa 1.200, a quanto si apprende ufficiosamente, gli agricoltori e allevatori sardi che non ricevono i pagamenti della PAC o li ricevono in maniera forfetaria, per un importo che supera i 9 milioni di euro a causa di un codice bloccante denominato T99 posto dall’organismo nazionale AGEA e che l’organismo regionale a oggi non riesce a sbloccare. La denuncia arriva dal Centro Studi Agricoli reginale, presieduto da Tore Piana.

La vicenda si trascina dal 2018/2019 quando a gestire i pagamenti PAC per conto della Regione Sardegna era AGEA Nazionale, un Ente Pagatore controllato dal Ministero delle Politiche Agricole. Nel 2020 la Regione ha ottenuto il riconoscimento di Organismo pagatore chiamato ARGEA OP e immediatamente è avvenuto il passaggio delle funzioni da AGEA Nazionale a ARGEA OP, nel passaggio forse per una dimenticanza o forse per una definizione mancante nel passaggio di consegne, AGEA Nazionale non definisce le procedure relative a migliaia di pratiche di pagamenti ad allevatori e agricoltori Sardi  con alcune anomalie.

Una di queste anomalie riguarda il codice bloccante T 99: l’azienda agricola negli anni 2018/2019 ha probabilmente ricevuto dei contributi UE in alcuni casi superiori al dovuto e quindi dovrebbero essere restituiti. In alcuni casi si tratta di poche decine di euro che mandano in blocco contributi anche di 20 mila euro.

In questo caso – spiega una nota – la procedura da applicare è quella di inviare una comunicazione via PEC all’agricoltore o al CAA che ha gestito la domanda e se l’agricoltore non risponde alla richiesta si procede ad inserire l’importo da restituire o scalare dalla domanda dell’anno successivo in un  registro chiamato- REGISTRO DEI DEBITI E DEI CREDITI. Ma AGEA Nazionale nel frattempo appalta la gestione del sistema informatico a un raggruppamento di imprese Pubblico Privato che a oggi non ha inserito gli importi delle pratiche incagliate in questo registro e pertanto a queste aziende gli viene bloccato il pagamento dei premi delle domande degli anni successivi, perché il codice T99 è un codice bloccante. La Regione, più volte ha fatto sapere, che ha richiesto la definizione ad AGEA per poter procedere alla definizione di questa gravissima soluzione, ma sino a oggi nulla è stato risolto per le 1.200 aziende con importo bloccato che ammonta a circa 9,200 milioni. Causando la crisi economica di allevatori e Agricoltori Sardi  che non ricevono i contributi UE in molti casi dovuti. Una assurdità, che per alcuni l’unica strada, in assenza di risposte e soluzioni, è quella di fare causa legale a AGEA Nazionale e/o altri organismi coinvolti.

“Una assurdità che non trova nessuna giustificazione”, afferma Tore Piana presidente di Centro Studi Agricoli e da poco anche responsabile di AIC N. Sardegna, “la politica regionale deve trovare una soluzione immediata che diventa anche politica, da affrontare non più con i vertici di AGEA NAZIONALE ma direttamente con il Ministro  del MASAF On. Lollobrigida. Se a questo aggiungiamo alcune migliaia di pratiche bloccate sul PSR Sardegna, come esempio sulla misura del Benessere animale a causa di un malfunzionamento dei sistemi informatici, gestiti  in appalto da un Ente Privato Nazionale, la situazione diventa drammatica. Noi da parte nostra ogni giorno riceviamo decine di segnalazioni di questo genere, ed per questo che come direttivo del Centro Studi Agricoli abbiamo deciso di creare un pool di avvocati e studiare bene le pratiche  per poi valutare di avviare nei prossimi giorni un’azione legale cumulativa del tipo Class Action nei confronti di AGEA e altri Organismi coinvolti , per venire incontro agli allevatori e agricoltori Sardi”.

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