Un ragazzo di 26 anni, Erik Masala, si sarebbe tolto la vita nel carcere di Bancali. Una notizia che ha sconvolto tutti coloro che lo conoscevano a Cagliari e che ha rilanciato il tema della sicurezza nelle carceri.
Soprattutto il Sappe ha replicato la richiesta di un intervento urgente da parte delle autorità nazionali e regionali attraverso il delegato nazionale per la Sardegna, Antonio Cannas.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha spiegato: “L’ennesimo suicidio di un detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali e umani permangono nei penitenziari. E si consideri che negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 25mila tentati suicidi ed impedito che quasi 190mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze. Questo, collegato alle condizioni delle carceri nostrane, porta ampio stress nei confronti della polizia penitenziaria”.
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