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Visto quanto sta accadendo al centrodestra, i Progressisti mandano un monito a Piero Comandini, segretario regionale del Pd. L’invito è chiaro: il nome del candidato o della candidata per le Regionali 2024 non dovrà venire da Roma.

Lo rendono chiaro con una nota, dove spiegano di essere contrari alla logiche spartitorie viste nel campo opposto. “Caro Segretario, aiuta a rimarcare le differenze tra la coalizione progressista e la destra. Rigetta in modo risolutivo l’ipotesi di un accordo spartitorio tra i due partiti maggiori dell’alleanza democratica per imporre, in modo burocratico, candidature alle diverse comunità regionali”.

Urgente invece una accelerazione del confronto tra le diverse anime del centrosinistra. “Serve decidere su coalizione, programma e metodo di scelta delle candidature, in modo che appaia inequivocabile che la proposta e la decisione appartengano ai sardi“.

No ad accordi spartitori, ma sì alle primarie? “Le primarie, anche per le tempistiche che ci sono, sono possibili. Non siamo contrari. Di certo chi assumerà il ruolo di candidato o di candidata dovrà avere tre qualità: competenze amministrative – politiche, capacità di unione della coalizione ed essere una figura che sappia essere un valore aggiunto“.

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