Un detenuto ha devastato l’ufficio di un’educatrice, causando danni a pc, stampante e altri oggetti. È successo al carcere di Bancali a Sassari durante un colloquio. L’uomo ha iniziato ad agitarsi, poi ha alzato la voce e ha scagliato il computer all’improvviso per terra. L’educatrice è riuscita a fuggire dalla porta, mentre il detenuto sfogava il suo raptus. Per calmarlo sono intervenuti gli agenti di polizia penitenziaria.

A denunciare il fatto è il segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria della Sardegna, Michele Cireddu. “Episodi come quello avvenuto a Bancali capitano sempre più spesso” afferma il sindacalista. “L’educatrice ha avuto la prontezza di scappare immediatamente prima che il detenuto potesse farle del male, ma con una minima esitazione avremmo raccontando l’ennesima grave aggressione a danno degli operatori penitenziari”.

Cireddu rincara la dose. “Crediamo sia emblematico il fatto che Bancali aspetti i vertici dell’Istituto in pianta stabile da più di 7 anni. A nostro avviso si tratta di una vera a e propria vergogna, che in altri contesti avrebbe certamente determinato un’inchiesta da parte della magistratura. In queste condizioni ci chiediamo come si pretenda che l’istituto possa essere riorganizzato”.

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