Stanley Tucci è in Sardegna alla ricerca dei sapori più forti nel cuore dell’Isola.  

Il noto documentarista, attore e regista è stato immortalato tra “sos pinnettos” del monte Corrasi, tra Oliena e Orgosolo, le antiche dimore che davano rifugio ai pastori.

Tra i sapori più forti trovati tra le stradine di montagna più alte della Sardegna, c’è “su zurrette”: un composto di sangue di pecora, con profumi e aromi della menta selvatica, formaggio pecorino e pane carasau tritato insieme a su tramacu, la rete di grasso che tiene assieme le interiora. “Un intruglio simile all’haggis”, ha commentato Tucci.

Poi è passato a spiegare tutti i passaggi per la cottura del piatto: “Venti minuti e sa brente, la pancia, è pronta – dice il documentarista che sta girando una puntata di “The hear of Italy” tutta incentrata sulla Sardegna – Ma io non sono pronto per lei” ha detto. Poi arriva l’assaggio: “È veramente buono e non lo avrei mai detto. Qui ci sono i miei nuovi amici”, ha detto rivolgendosi ai pastori che lo hanno accolto.

Soltanto qualche anno fa, Tucci aveva assaggiato su casu marzu, il formaggio con i vermi, definendolo davanti alle telecamere della Cnn, “il formaggio più pericoloso al mondo”. Parere che non si discotava troppo da quello espresso nel 2009 dalla Guinnes World Records.

Ma su zurrette ha conquistato Tucci, che ha rivolto nuove parole d’amore nei confronti dell’Isola: “La Sardegna è come il selvaggio west con i suoi pastori, tonni, pane, astice, pecore e miele”.

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