Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Sassari, Gian Paolo Piana, ha convalidato le misure cautelari di detenzione per tredici dei quattordici individui coinvolti nell’operazione antimafia. L’inchiesta, orchestrata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Cagliari e condotta dalla Squadra Mobile, era scattata lo scorso martedì nel cuore del centro storico sassarese.
Con l’ordinanza depositata oggi, il GIP ha motivato la sua decisione, sottolineando la pericolosità dei soggetti fermati, l’alto rischio di reiterazione dei reati contestati e la concreta possibilità che gli indagati possano esercitare pressioni o intimidire potenziali testimoni dell’indagine. Di conseguenza, tredici degli arrestati rimarranno reclusi nel carcere di Bancali. Per una delle persone coinvolte, una donna, il giudice ha invece disposto gli arresti domiciliari in una comunità, dove peraltro stava già scontando una precedente misura detentiva.
Nel corso degli interrogatori di garanzia, svoltisi ieri, gli avvocati difensori degli indagati (tra cui Giuseppe Onorato, Adina Barbu, Lisa Udassi, Carlo Pinna Parpaglia e Francesco Sasso) avevano contestato la validità dei provvedimenti di fermo. La loro obiezione si basava sul fatto che i documenti fossero stati consegnati agli indagati, tutti di nazionalità nigeriana, in lingua italiana e non in inglese. Tale contestazione è stata tuttavia respinta dal giudice.
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