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Infortuni sul lavoro, Murru (Uil): “La Regione dimentica il patto con i sindacati”

La Uil lancia l’allarme attraverso la segretaria Fulvia Murru: 5.870 denunce e 7 vittime soltanto nei primi 6 mesi del 2025

Crediti foto: Uil Sardegna

In Sardegna cresce il numero degli infortuni sul lavoro. Nei primi sei mesi del 2025 l’Inail ha registrato 5.870 denunce, 70 in più rispetto allo stesso periodo del 2024, con 7 vittime. Solo a giugno sono state segnalate 961 denunce, tra incidenti sul luogo di lavoro e in itinere.

Il settore più colpito resta quello dell’industria e dei servizi, che comprende edilizia, manifattura, sanità e ristorazione, con 4.227 casi. Dati che, secondo la Uil Sardegna, confermano l’urgenza di un cambio di passo.

“È un numero troppo elevato – denuncia la segretaria generale Fulvia Murru – Si deve investire molto di più su prevenzione e formazione”. Un allarme che arriva alla vigilia dell’anniversario dell’eccidio di Buggerru e del patto siglato lo scorso anno tra sindacati e Regione proprio sugli infortuni sul lavoro. “Un patto che al momento è rimasto solo sulla carta, come dimostrato dalla mancata previsione nell’assestamento di bilancio regionale delle risorse” denuncia la Uil.

“L’articolo 5 del patto – ricorda Murru – prevedeva il finanziamento triennale delle varie attività, ma non è stato fatto nulla salvo che dimenticare le risorse per attuarlo”. E annuncia: “Scriverò alla presidente Alessandra Todde. Chiederemo un incontro urgente e l’apertura di un tavolo permanente sul tema infortuni sul lavoro”.

Per la segretaria della Uil è necessario penalizzare le aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza: “Devono essere escluse dal mondo del lavoro. Solo puntando di più su controlli, sicurezza, formazione e prevenzione si ridurrà il numero di morti e infortuni sul lavoro e non saremo costretti a leggere costantemente un bollettino di guerra”.

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