Si prospetta un dicembre all’insegna della spesa in Sardegna, con le famiglie isolane che destineranno circa 725 milioni di euro per i consumi legati al periodo natalizio e alle festività.
Secondo l’analisi elaborata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha rielaborato dati Istat, il volume di spesa stimato per quest’anno risulta sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente, quando furono spesi 726 milioni di euro. A livello nazionale, il totale dei consumi festivi è atteso superare i 26 miliardi di euro.
Nel dettaglio dei consumi sardi, si stima che la maggior parte della cifra — ben 500 milioni — sarà destinata all’acquisto di alimentari e bevande per pranzi e cene. I restanti 225 milioni di euro saranno invece impiegati per regali e altri servizi tipici delle Festività.
Sulle tavole e sotto gli alberi di Natale sardi finiranno prodotti che spaziano dall’ampio patrimonio enogastronomico regionale (pane, salumi, formaggi, dolci, vini) fino a una vasta gamma di articoli e servizi offerti dai settori artigiani. Le categorie merceologiche coinvolte comprendono moda, gioielleria, alta tecnologia, cosmetica, arredo-casa, editoria, giochi e sport.
Questa domanda natalizia rappresenta un’opportunità cruciale per le 8.015 imprese artigiane sarde (equivalenti al 29,8% delle piccole e medie aziende) che operano in 47 settori idonei alla produzione di articoli da regalo, impiegando un totale di 19.665 addetti.
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