Andrea Carboni, classe 2001, difensore del Cagliari originario di Tonara e Marco Sau, attaccante 33enne del Benevento, entrambi nati a Sorgono, si schierano a sostegno della manifestazione a tutela della sanità del Mandrolisai, in particolare per quanto riguarda la situazione in cui versa l’ospedale San Camillo.

Sabato 29 maggio i cittadini e gli amministratori di 16 Comuni marceranno verso il nosocomio di Sorgono per chiedere alla Regione di impedire la lenta e graduale dismissione della struttura che di fatto si sta verificando.

Al San Camillo, dove ad oggi operano i reparti di Medicina, Oncologia in day hospital con terapie antiblastiche infusionali e, se necessario, cure palliative (terapia del dolore) e nel quale lavorano un medico, due infermieri e un oss, da mesi il servizio di diabetologia non è attivo a causa dell’assenza del personale competente. Ma sono a rischio anche Medicina e Chirurgia sempre a causa della mancanza di professionisti.
Non solo: per lo stesso motivo il pronto soccorso si trova davanti alla possibilità di una completa paralisi. Per il momento c’è ancora un primo soccorso, che si occupa di codici bianchi e verdi.

Occorre ricordare che si tratta dell’unico ospedale presente nel territorio montano del Gennargentu, e risponde a richieste che oltrepassano la Barbagia e il Mandrolisai.
Il San Camillo inoltre è stato classificato come ospedale di zona disagiata, perché situato in un territorio di montagna, con viabilità non ottimale.

Le parole di Andrea Carboni

L’invito di Marco Sau