“Non abbiamo mai smesso di crederci e di lottare, con tutto l’impegno possibile, in vista di un solo risultato che abbiamo ottenuto grazie a un lavoro corale portato avanti dalla Giunta del Presidente Solinas con il contributo fondamentale degli uffici dell’Agenzia Forestas, del Coran e dei sindacati che hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo”. Così l’assessore regionale del Personale, Valeria Satta, commenta con soddisfazione il via libera della Corte dei Conti al contratto dei dipendenti Forestas.

“L’obiettivo meritava il massimo dello sforzo – aggiunge l’assessore Satta – perché in gioco c’erano gli interessi di più di cinquemila lavoratori. Sono felice che anche la Corte dei Conti abbia riconosciuto la validità del lavoro svolto e che abbia consentito di portare a termine l’iter intrapreso. Anche di fronte alla battuta di arresto rappresentata dal parere negativo espresso sulla certificazione non ci siamo arresi e abbiamo sostenuto la volontà del Coran di portare avanti l’accordo. Ringrazio tutti per quanto fatto e condivido la gioia con i lavoratori e le loro famiglie”.

Grazie alle interlocuzioni dell’Assessorato con il Coran e con gli uffici di Forestas e a un’integrazione alla relazione illustrativa proposta alla Corte, i giudici hanno confermato la certificazione positiva dell’attendibilità dei costi e della loro compatibilità finanziaria con le leggi di bilancio regionale dell’accordo firmato il 28 e il 29 aprile 2021 dal Coran e dalle organizzazioni sindacali in attuazione della delibera della Giunta regionale 28/1 del 26 luglio 2019.

“Si tratta di un risultato fondamentale intervenuto contemporaneamente alla sentenza della Corte Costituzionale 153 del 2021 con la quale è stata dichiarata l’illegittimità della legge regionale 18 del 2020 che aveva previsto l’inquadramento dei lavoratori di Forestas nel contratto collettivo regionale. Se l’iter contrattuale intrapreso non avesse avuto il via libera dalla Corte dei Conti, la pronuncia di illegittimità avrebbe significato per i lavoratori dell’Agenzia il ritorno al precedente inquadramento contrattuale, con il fallimento degli sforzi profusi per dar corso al loro transito nel contratto regionale”, conclude l’esponente della Giunta Solinas.

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