Nuove polemiche sul Campionato del Mondo Offshore che inibisce per cinque giorni l’utilizzo dell’intero litorale del Poetto fino a Quartu. Dopo la levata di scudi proveniente dal mondo della vela, la questione rimbalzerà in Consiglio comunale con una interrogazione dell’opposizione.

“Va tutto bene?”, si chiede il consigliere regionale Francesco Agus su Facebook. “Oggi e domani il Poetto di Cagliari ospiterà una tappa del campionato del mondo offshore. Non è la prima volta che la città ospita competizione simili: già in passato Su Siccu o l’area del porto erano state teatro di competizioni di motonautica. È invece una prima assoluta per competizioni di barche a motore per lo specchio d’acqua davanti alla spiaggia”.

“Per questo motivo l’area evidenziata nell’immagine è stata interdetta a tutte le altre imbarcazioni. Ogni attività sportiva sul mare, dalle scuole di vela alle attività di diporto, è stata vietata per 5 giorni”, scrive Agus, postando un’immagine che evidenzia la enorme fascia di litorale interdetta. “Non entro nel merito dell’importanza sportiva e dell’impatto sul turismo cittadino della competizione finanziata, al pari di altre, con 204mila euro di fondi regionale da parte dell’assessorato al turismo.

Però mi chiedo (e chiederemo con interrogazioni):

1) si è tenuto conto dei rischi ambientali derivanti dall’ospitare gare di mezzi a motore in una zona di alto pregio ambientale e sottoposta a tutela?

2) sono state valutate altre opzioni meno impattanti dal punto di vista naturalistico, ambientale e di impatto sulla normale fruibilità dello specchio d’acqua?

3) in che modo sono stati coinvolti gli altri enti, a partire dal comune di Cagliari per arrivare a quelli, regionali e statali, preposti ai controlli? Chi ha valutato la sostenibilità ambientale dell’evento?

Sarebbe utile conoscere la risposte a stretto giro, prima dell’inizio della competizione”.

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