La Commissione regionale per le pari opportunità, in vista del rinnovo dei Consigli comunali in Sardegna, sottolinea “l’importanza di utilizzare lo strumento della doppia preferenza di genere nei Comuni con una popolazione superiore alle 5mila abitanti», come stabilito dalla Legge 215 del 2012, “per consentire il raggiungimento di un riequilibrio di genere e di una reale democrazia paritaria”.

La Commissione spiega come, a oltre 70 anni dal primo voto delle donne italiane, esercitato proprio alle comunali del 10 marzo 1946, “la parità di genere nella rappresentanza politica ancora non decolla e la scelta della preferenza per eleggere consiglieri e consigliere comunali, e relativi sindaci e sindache, cade a maggioranza su nomi maschili”.

“Nelle giornate del 10 e 11 ottobre 2021 nella nostra Regione – spiega la Commissione – andranno al voto per il rinnovo del consiglio il 26% dei Comuni sardi, di cui 14 con una popolazione superiore ai 5mila abitanti, che pertanto possono utilizzare lo strumento della doppia preferenza di genere che permette di scegliere due candidati per i seggi del Consiglio a patto che appartengano alla stessa lista e di genere diverso”.

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