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Nell’ultima Legge di Bilancio sono stati inseriti 30 milioni di euro a disposizione del Fondo Filiere Agricole: “È una misura che abbiamo fortemente voluto- spiega il deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Manca -, le risorse saranno destinate per il rinnovamento della filiera olivicola-olearia nazionale, ancora in sofferenza”.

Il parlamentare sardo, componente della Commissione Agricoltura, commenta così l’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni sul decreto di sostegno alla filiera olivicolo-olearia. “Con il provvedimento – sottolinea Manca – puntiamo a favorire l’aggregazione nel settore, a incrementare la produzione nazionale di olive, anche in ottica sostenibile. I fondi saranno destinati all’ammodernamento o alla realizzazione di nuovi impianti”.

La Conferenza Stato-Regioni ha, inoltre, sancito l’intesa su un ulteriore provvedimento per il comparto olivicolo-oleario con cui vengono definiti i criteri minimi per la valorizzazione dell’oleoturismo, oggi praticato da diversi oleifici in Sardegna ma il mercato è favorevole per poter allargare a più realtà imprenditoriali, di diverse dimensioni, queste nuove prospettive.

“In Italia abbiamo una realtà capillare ma frammentata, che a volte – osserva Manca – non riesce a garantire un adeguato reddito. Produciamo appena la metà dell’olio che consumiamo, con rilevanti esportazioni, piccoli appezzamenti e numerosi frantoi sparsi. Se iniziamo a ragionare con politiche commerciali dirette al consumatore, trascinandolo nella storia, nel gusto e nella enorme biodiversità dei nostri oli, potremo fare in modo che le opportunità economiche possano essere incrementate anche per chi possiede un piccolo terreno e che questo possa garantire un reddito dignitoso anche attraverso il turismo esperienziale”.

“Le Regioni dovranno attivarsi – continua il deputato – per allineare le proprie normative alle linee guida del decreto, affinché vi sia un denominatore comune in tutta Italia, riconoscibile attraverso il logo distintivo. La norma attuativa sull’oleoturismo può servire da slancio a un settore da tempo in sofferenza. Unita a nuove strategie di vendita, ai fondi per l’ammodernamento degli impianti e alle risorse del Pnrr per l’innovazione dei frantoi, potremo portare – conclude Manca – valore aggiunto in tutto il territorio italiano vocato all’olivicoltura”.

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