È l’ennesimo atto intimidatorio contro un amministratore locale, quello accaduto nella notte di venerdì 10 dicembre, quando a Capoterra, è stata incendiata ll’auto del consigliere comunale Pino Dessì. In Sardegna, soltanto nel 2020, sono stati ben 21 gli atti intimidatori, tra minacce e violenze dirette a sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministrazioni regionali e dipendenti della Pubblica amministrazione.

“Il Presidente, il Comitato direttivo, il Consiglio regionale di Anci Sardegna a nome della comunità dei sindaci e degli amministratori sardi esprime vicinanza e solidarietà al consigliere comunale di Capoterra Pino Dessì per il gravissimo attentato subito questa notte”, scrive il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana. “Ancora una volta – prosegue – un amministratore locale sardo subisce una grave intimidazione conferma e segnale della pericolosità, oggi, di occuparsi della cosa pubblica. Auspichiamo che le forze dell’ordine individuino i responsabili dell’attentato e che le istituzioni nazionali e regionali cooperino per creare condizioni migliori e più favorevoli per gli amministratori locali”.

“Solidarietà all’amico Pino Dessì, che stanotte ha subito l’incendio delle due sue macchine parcheggiate vicino all’abitazione, fortunatamente non ci sono stati danni alle persone”, scrive Efisio De Muru, suo collega nell’aula di Capoterra. “Spero che i colpevoli siano celermente individuati e condannati per questo gravissimo gesto da vigliacchi”, conclude De Muru.

“Esprimo solidarietà a Pino Dessì, consigliere comunale di Capoterra, per l’episodio increscioso accaduto questa notte ai suoi danni”, sostiene Andrea Piras, consigliere regionale e coordinatore della Città metropolitana di Cagliari. “Ennesimo gravissimo atto intimidatorio si danni di un amministratore locale che merita ferma condanna e che non può rimanere impunito. Chi si espone alla vita pubblica può essere passibile di critiche o rimostranze ma queste non possono, non devono, mai sfociare in atti vandalici o intimidatori. Auspichiamo che gli autori di tale gesto vengano presto individuati e che il Consigliere Dessì possa tornare a svolgere il suo ruolo con la massima serenità”.

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