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Il quadro relativo al mercato del lavoro nelle regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) è da tempo e continua a essere particolarmente critico soprattutto se si guarda alla componente femminile.

Con riferimento alla popolazione 15-64 anni, il tasso di occupazione medio per il 2021 si attesta al 43,8% contro il 58,2% medio nazionale. La maggior parte degli occupati dell’area ha un contratto di lavoro dipendente (76,0% contro il 78,2% nazionale) e viene assorbito dal settore commercio e altri servizi (72,6% contro il 69,3% nazionale).

In Sardegna lavora una persona su due (53,6%), ma la situazione è molto diversa da provincia a provincia: a Cagliari e Nuoro c’è un miglior tasso di occupazione rispetto al dato medio regionale.

Ancora più preoccupante la situazione dell’occupazione femminile. Nelle regioni del Sud meno di una donna su tre ha un impiego stabile. Tutte le regioni mostrano valori sotto la media nazionale (pari al 49,4%); la Sardegna (46,3%) e la Basilicata (40,2%) vanno meglio rispetto alle altre regioni del Sud e, in particolare, rispetto alla Campania e alla Sicilia (29,1%).

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