Una bellezza intima, forte, non la solita cartolina. La Sardegna raccontata da Ulisse, il programma di approfondimento di Rai Uno condotto da Alberto Angela, ha soddisfatto tutti. Critici, esperti, telespettatori. Sui social network è un susseguirsi di lodi. “Avete raccontato una terra oltre i luoghi comuni”, “il fatto che piovesse ha reso i colori ancora più intensi”, “vi siete allontanati dalle mete turistiche più conosciute per un viaggio alla ricerca di suoni e profumi: grazie!”.

Dalle dune di Piscinas al parco archeologico di Pranu Muttedu, da Nora all’Asinara dalle mura di Algero alla basilica di Saccargia, passando per le miniere del Sulcis, attraverso gli straordinari silenzi che abbracciano tutta l’Isola, Alberto Angela ha guidato i telespettatori a scoprire una terra che, dice, “brilla per la sua unicità”. Citando Herbert Laurence, il divulgatore più amato dagli italiani scrive: “La Sardegna è un’altra cosa. Incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa”.

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