La legge Regionale del 18 gennaio 2019 sui diritti delle persone affette da Fibromialgia approvata all’unanimità nella legislatura Pigliaru è ferma è la denuncia di Antonio Piu, consigliere regionale del gruppo dei Progressisti.

Secondo quanto racconta Piu, l’applicazione della legge è ferma da tre anni e non riesce, dunque ad assicurare ai pazienti delle diagnosi e delle cure appropriate.

“La legge ha l’obiettivo di far diventare visibili le persone che ne soffrono prevedendo il sostegno e la promozione del riconoscimento della Fibromialgia quale patologia cronica e invalidante” spiega il consigliere dei Progressisti,favorisce l’accesso ai servizi e alle prestazioni erogate dal servizio sanitario regionale,la prevenzione delle complicanze, la diagnosi e la qualità delle cure. Non c’è ragione di farla impolverare senza utilizzarla. La Giunta ha il dovere di dare gambe a questo importante provvedimento”.

Il testo approvato inoltre disponeva inoltre che la Giunta regionale individuasse tra i presidi sanitari già esistenti di reumatologia o immunologia almeno due centri di riferimento regionali pubblici per la diagnosi e la cura della Fibromialgia con il fine di costituire una rete per la diagnosi e la cura della patologia.

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