“Non siamo a Kiev, tanto meno a Beirut o in una zona terremotata; siamo al Pronto Soccorso del Santissima Trinità”. Così comincia una nota della Fials in cui si segnala al direttore generale della Asl 8 di Cagliari Marcello Tidore la situazione drammatica in cui versa il pronto soccorso del presidio ospedaliero SS Trinità di Cagliari.

Il sindacato segnala una “situazione al limite dello sconcerto, dove i pazienti risultano ammassati nell’andito, alcuni in gravi condizioni, con i servizi igienici quasi inesistenti”.

“Il tutto – scrivono nella lettera Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia, rispettivamente segretario provinciale di Cagliari e di Sanluri – malgrado il grande e instancabile impegno dei medici, infermieri ed oss, che nulla possono sulle carenze strutturali e di organico in cui versa la struttura, dove i pazienti dovrebbero essere di appoggio prima dell’eventuale ricovero o della dimissione post osservazione breve ed invece sono abbandonati per giorni e giorni in un ambiente inadatto alla gestione dell’assistenza sanitaria specifica”.

“Lo scenario attuale si collega direttamente con le scelte scellerate nel nominare i responsabili degli ospedali cittadini, non esclusa la guida inadeguata del Servizio Infermieristico che con le proprie scelte ha ad oggi condizionato negativamente l’organico degli infermieri attraverso trasferimenti parimenti discutibili”, scrivono i dirigenti della Fials, invitando la Direzione Generale della ASL 8 Cagliari a mettere in atto tutti gli interventi di propria competenza. In difetto, si metteranno in atto le più opportune azioni nessuna esclusa.

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