Stefano Visconti presidente Camera di Commercio di Sassari

La Sardegna, nei primi 9 mesi dell’anno in corso ha registrato un tasso di crescita pari a +1,13% che la posiziona al secondo posto nella classifica nazionale dietro soltanto al Lazio.

L’analisi, effettuata dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari, mostra una maggiore vivacità imprenditoriale nel territorio di competenza della nuova Camera di Commercio di Cagliari e Oristano durante il periodo luglio-settembre 2022 (tasso di crescita del +0,37% contro una media regionale del +0,29%) ma, allargando lo studio al periodo gennaio-settembre, è il nord Sardegna che evidenzia il miglior saldo tra iscrizioni e cessazioni, fenomeno che determina il più alto tasso di crescita tra i 4 territori camerali isolani.

Sotto questo profilo traina la crescita regionale il sistema imprenditoriale del nord Sardegna che, grazie a un saldo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio pari a 940 imprese, fa registrare un tasso del +1,69%. A livello regionale, considerando i primi 9 mesi di ogni anno, nel 2022 si sono iscritte circa 6.500 nuove attività, erano state meno solo nel primo anno di pandemia. Le cessazioni continuano a rimanere sempre molto basse, trend che conferma l’evoluzione degli ultimi anni.

Dal punto di vista settoriale, si rileva, ancora una volta un consistente, quanto ormai cronico, calo del numero delle imprese legate al commercio, principalmente per quelle che svolgono vendita al dettaglio.

“Molte dinamiche si sono stabilizzate in un panorama che comunque resta di non facile interpretazione – è il commento del presidente della Camera di Commercio di Sassari, Stefano Viscontima le nostre imprese, tutte quelle che ogni giorno lottano, stanno continuando a dare segnali di tenuta. Di fatto la nostra analisi evidenzia un aspetto di assoluta rilevanza: essere riusciti, considerando il periodo, a mantenere numeri in territorio positivo. Un trend che stiamo registrando da diverso tempo. Nonostante le evidenti difficoltà quotidiane”.

Sotto il profilo settoriale nei primi 9 mesi del 2022 si confermano ottime le performance dei settori delle costruzioni, turismo, servizi e agricoltura. Purtroppo la conferma arriva anche per la brusca, quanto ormai strutturale, riduzione del numero delle imprese legate al commercio. Le attività di vendita al dettaglio sono le più colpite dall’emorragia di imprese. Nei 9 mesi mancano all’appello 353 attività, principalmente legate al commercio ambulante (-151 unità, una perdita in termini percentuale del 2,5%) e agli Esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande. Nei servizi, oltre alle Attività immobiliari (+107 imprese), si segnala una buona crescita delle Attività professionali e scientifiche (+117 unità, pari a una crescita del 3,5%) e delle Agenzie di viaggio, noleggio e servizi alle imprese (+189 imprese da inizio anno).

Nei primi nove mesi tengono bene le imprese femminili con un + 1,1%, mentre soffrono quelle giovanili che seppure in un anno difficile hanno ritrovato un po’ di linfa nel trimestre luglio-settembre (+2,4 per cento).

Nel trimestre estivo del 2022, invece, i settori che registrano una variazione negativa del numero delle imprese sono quelli dell’industria, del comparto primario e nelle attività del commercio. Nel corso del 2022 gli aumenti più decisi sono stati rilevati nelle attività di noleggio e servizi alle imprese (+32 unità, pari a +1,5% trimestrale e +118 nei primi 9 mesi del 2022, un incremento del 6%) e in quelle immobiliari (+8 attività, pari a +0,6% registrato nel III° trimestre e +43 iniziative imprenditoriali dal 1° gennaio 2022, in crescita del 3,5%). Complessivamente le costruzioni, nei primi 9 mesi del 2022, allargano la loro base demografica di oltre 200 nuove attività, un aumento percentuale del +2,9% paragonabile solo alle attività dei servizi (+3,2%).

Tuttavia è evidente la crisi del comparto del commercio: da anni questo settore registra una pesante contrazione del numero delle imprese, soprattutto di quelle legate alla vendita al dettaglio. Delle 94 attività nel commercio che mancano da inizio anno nel registro delle Imprese della Camera di Commercio di Sassari, 88 svolgono attività di vendita al dettaglio, con un calo generalizzato per tutte le sottocategorie merceologiche considerate.

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