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“La nostra posizione sulla gestione della Peste suina africana da parte della Regione è sempre stata chiara: non si deve allentare la presa nei controlli in Sardegna, nelle merci e negli animali vivi in entrata nei nostri porti e aeroporti, a maggior ragione da oggi in avanti dopo l’individuazione del focolaio a Dorgali”.

Così il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, preoccupato per il riaffacciarsi sull’Isola del terribile virus dei suini: una malattia che dalle campagne sarde era scomparsa nel 2018 nei suini domestici e da inizio 2019 nei cinghiali.

“In attesa di capire, a conclusione delle analisi di laboratorio in corso in queste ore, se si tratta del genotipo 1 della PSA, la variante storicamente presente sull’Isola, o del genotipo 2 quella diffusa nel resto d’Italia e in buona parte dell’Europa orientale e dell’Asia – ha proseguito Mele – i servizi competenti regionali, in collaborazione con il ministero della Salute e i soggetti di gestione di sanità animale presenti sulla penisola, devono subito mettere in campo tutti gli uomini, le energie e le risorse per limitare la possibile diffusione del virus”.

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