Sono tante le segnalazioni che arrivano ormai da tempo alla Fials Cagliari circa le difficoltà di poter lavorare nel settore trasporti del Presidio ospedaliero del Santissima Trinità, nel rispetto delle norme più elementari per poter garantire un servizio dei trasporti sicuro per tutti gli utilizzatori e per le finalità alle quali sono quotidianamente impegnati.

Nello specifico, fa sapere il sindacato in un comunicato, “si continuano a trasmettere turni non rispettosi del riposo psicofisico, le divise degli operatori del settore, come peraltro di tutto il personale del Pronto soccorso, non sarebbero garantite con la regolare fornitura prevista dagli appalti; si opera in assenza di specifiche procedure e protocolli e ciò espone evidentemente tutto il personale e gli stessi pazienti a maggiori rischi”.

Tra gli ultimi episodi, continua il sindacato, quelli del 15 e 20 maggio scorsi, quando “sarebbe stata ‘dimenticata’ una sacca di emazie concentrate all’interno di una vettura aziendale”. La sacca, spiega la Fials, “sarebbe stata ritirata dal centro trasfusionale e ‘dimenticata’ all’interno dello stesso mezzo utilizzato per il ritiro. Sembrerebbe, quindi, che la sacca in parola, avrebbe raggiunto la destinazione prevista solo dopo diverse ore trascorse all’interno della vettura aziendale. Solo durante il turno notturno a seguito della segnalazione, della mancata ricezione della sacca, da parte della SC richiedente, si sarebbe dato vita ad una vera e propria caccia alla sacca di emazie scomparsa”.

“Se la notizia fosse confermata – aggiunge il sindacato- ed in tal senso auspichiamo che la direzione medica del Santissima Trinità apra un’indagine interna, c’è da chiedersi se esista una procedura specifica per il trasporto delle sacche di emazie concentrate; chi ha dato l’ordine che il trasporto delle sacche di sangue avvenga con vetture aziendali (Doblò/panda), e personale non qualificato allo svolgimento della specifica attività, abbia agito nel rispetto di una specifica procedura e/o disposizioni aziendali; vengono garantite le temperature previste dalla normativa vigente, durante tutte le fasi di trasporto delle sacche di sangue, dal centro trasfusionale dell’Arnas Brotzu verso il Santissima Trinità; tutte le procedure del caso siano state correttamente osservate”.

Nello specifico, continua ancora il sindacato, “l’ordine del ritiro sarebbe stato dato dal servizio infermieristico del Santissima Trinità, ad un operatore di vettura non qualificato per la specifica funzione. Se tali circostanze fossero confermate ci troveremo davanti a degli errori davvero notevoli da parte di chi, investito della responsabilità organizzativa e di coordinamento dei trasporti, avesse dato una serie di disposizioni delicate e non supportate da protocolli validati e conseguenti procedure che hanno esitato in un inevitabile errore”.

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