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Cagliari, insediata la Consulta Ga.I.A: la voce dei ragazzi per il futuro dell’Isola

"La Sardegna è anche la nostra casa. Questa Consulta era necessaria", le parole di una tra le venti ragazze e venti ragazzi costituenti

“La Sardegna è anche la nostra casa. Questa Consulta era necessaria”. Con queste parole, Sofia ha espresso il sentimento condiviso dai venti ragazze e ragazzi provenienti da tutta l’isola, manifestando la loro gioia e il desiderio di collaborare. Si è ufficialmente insediata questa mattina, nella sala Transatlantico del Consiglio regionale, la Consulta Ga.I.A., un organismo fortemente voluto e realizzato dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Puligheddu.

Questo progetto sperimentale nasce dalla volontà istituzionale di esplorare e sperimentare nuove metodologie e approcci, ancora poco diffusi, basati sull’ascolto diretto delle persone minori di età. L’organismo, cruciale per la rappresentanza degli interessi di bambini e ragazzi sotto i 18 anni, mira a promuovere la loro partecipazione attiva nei processi decisionali che riguardano le giovani generazioni, in piena conformità con la Convenzione dell’ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

“Sono felice – ha affermato la Garante Carla Puligheddu – che, nonostante le difficoltà, la nostra Regione, terza in Italia dopo il Lazio e l’Emilia Romagna, abbia istituito questo organismo che darà un enorme contributo in termini di istanze, opinioni, richieste, partecipazione e visioni”. I venti componenti della Consulta, dieci ragazze e dieci ragazzi di età compresa tra i 12 e i 17 anni, sono stati selezionati in base alle loro motivazioni e per garantire un’equa rappresentanza territoriale e di genere da ogni parte della regione. Provengono da Girasole, Oristano, Carbonia, Sassari, Oliena, Villamassargia, Arzachena, Orosei, Tortolì, Cagliari, Monserrato, Sant’Anna Arresi, Iglesias, Dorgali, Ussana, Villasor e San Gavino. Le candidature complessive, giunte da tutte le province e dalle due città metropolitane, sono state 55.

“La mia idea – ha sottolineato la Garante – è di non scartare nessuno in maniera definitiva, al contrario, vi è la volontà di trovare forme parallele di partecipazione con tutti coloro che hanno presentato le domande”. La prima seduta della Consulta Ga.I.A. è fissata per il 17 giugno e affronterà temi impegnativi come la pace, il rispetto e la sopraffazione. Per questi venti “nativi digitali”, si apre da oggi un nuovo e significativo percorso. “Un’opportunità per questi ragazzi – ha concluso Carla Puligheddu – che spesso non capiscono l’importanza di interagire direttamente e preferiscono utilizzare la tecnologia nonostante non abbiano lo spirito critico necessario per fronteggiarla ma anche una grande occasione per le Istituzioni e per tutti i cittadini che possono così ascoltare la loro voce, un germoglio per la società”.

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