Notizie Lavoro Igiene ambientale, Fit Cisl: “In Sardegna troppi infortuni e contratti al ribasso”

Igiene ambientale, Fit Cisl: “In Sardegna troppi infortuni e contratti al ribasso”

La Fit Cisl Sardegna ha inviato una dura lettera alla Regione e all'Anci per denunciare i problemi del settore igiene ambientale, tra infortuni e dumping contrattuale

“Sulle tante criticità del settore igiene ambientale occorre aprire subito un tavolo regionale permanente per costruire un sistema moderno, equo e sostenibile, capace di garantire servizi migliori ai cittadini e maggiori tutele per i lavoratori”. A chiederlo è Fit Cisl Sardegna, che ha inviato una lettera all’assessorato regionale dell’Ambiente e all’Anci Sardegna.

“Il sistema sardo di gestione dei rifiuti oggi è frammentato e disomogeneo: oltre 40 tra aziende pubbliche, consorzi e operatori privati operano con procedure, standard e dotazioni molto diverse tra loro” scrive il sindacato.

Nel documento la segretaria generale del sindacato, Claudia Camedda, e il segretario regionale Gianluca Langiu, spiegano come l’Isola viaggi a due velocità. “Nei territori più virtuosi, come Cagliari, la raccolta differenziata raggiunge il 76,46%, a Olbia e in diversi comuni del Nuorese supera il 75%, mentre in altre aree, come Sassari, si ferma al 60,96% e a Sindia addirittura scende al 49,17%”.

Differenze che “non si traducono solo in disuguaglianze per i cittadini, ma anche in condizioni di lavoro profondamente diverse per gli operatori ecologici”. Infatti, “in alcune realtà mezzi moderni, dispositivi di protezione certificati e formazione regolare; in altre dotazioni obsolete, carenze di sicurezza e precarietà diffusa”.

Carenze che si traducono in un numero elevato di contenziosi, stress e infortuni. “Solo nel 2023, secondo i dati Inail, in Sardegna si sono registrate 12.151 denunce di infortunio, con un’incidenza di 52 casi ogni 1.000 addetti nel settore igiene ambientale, quasi il doppio della media nazionale”.

E poi il cosiddetto dumping contrattuale, l’applicazione di accordi peggiorativi per il lavoratore. “In numerosi appalti, infatti, non viene applicato il Ccnl Igiene Ambientale, sostituito impropriamente da contratti come il Multiservizi o quello delle cooperative sociali. Questo significa salari più bassi, meno tutele e una concorrenza al ribasso che penalizza le aziende corrette e i lavoratori”.

Per la Fit Cisl, quindi, è indispensabile rendere pienamente operativi gli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato), con un modello di governance chiaro e unitario, guidato dalla Regione, che coinvolga Comuni, aziende, associazioni datoriali e sindacati. “Serve definire regole comuni, trasparenti e vincolanti, puntare su investimenti in mezzi, impianti e innovazione, e garantire l’applicazione corretta del contratto di settore in tutta la Sardegna”.

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