Regione Sardegna, in arrivo 103 detenuti dal Regina Coeli: “Ad Alghero rischio carcere...

Sardegna, in arrivo 103 detenuti dal Regina Coeli: “Ad Alghero rischio carcere in tilt”

Il segretario della Fns Cisl Sardegna, Giovanni Villa, lancia l'allarme e chiede un incontro urgente con il provveditore: "Profondo stravolgimento dei servizi e della gestione e sistemazione"

Un crollo parziale del tetto del carcere Regina Coeli di Roma ha portato al trasferimento di 103 detenuti in Sardegna. Un fatto che ha suscitato enormi polemiche per via dei già noti problemi di sovraffollamento degli istituti penitenziari sardi.

Secondo quanto riferito, i detenuti verranno ripartiti in questo modo: 26 verranno portati ad Alghero, 20 a Uta, 31 a Massama e 26 a Bancali.

Grandi polemiche sono scattate in particolare per quanto riguarda il carcere di Alghero. In particolare, il segretario generale della Fns Cisl Sardegna, Giovanni Villa, ha sottolineato i gravi danni ai servizi che questa situazione può causare.

“Nella casa di reclusione di Alghero, l’arrivo improvviso di nuovi detenuti ha determinato un profondo stravolgimento dei servizi del personale, nonché problemi nella gestione e nella sistemazione dei detenuti appena arrivati rispetto a quelli già ristretti” ha affermato.

Villa aggiunge: “Va inoltre sottolineato che molti dei detenuti trasferiti non risultano adeguati alla tipologia trattamentale del carcere di Alghero, trattandosi per la maggior parte di soggetti con problematiche di tossicodipendenza o disturbi psichiatrici. L’attuale regime di apertura rischia di compromettere gli importanti risultati finora raggiunti nei progetti di reinserimento e rieducazione attivi presso la struttura”.

A questo si somma anche la presenza dei 90 detenuti soggetti al 41 bis, il cui arrivo nell’Isola era già stato annunciato nelle scorse settimane. Per Villa si tratta di: “Un fatto che accrescerebbe ulteriormente la pressione sugli istituti e sul personale tutto”.

La Fns Cisl ha così chiesto un incontro urgente con il provveditore delle carceri della Sardegna per discutere della situazione e correre ai ripari.

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