Dopo un decennio di discussioni e rinvii, il Consiglio comunale di Cagliari ha dato il via libera al nuovo Piano Urbanistico Comunale. Il provvedimento, approvato ieri sera al termine di un lungo dibattito, viene indicato dalla maggioranza come lo strumento destinato a orientare la crescita della città nei prossimi anni, puntando su interventi mirati, ampliamento delle aree verdi e valorizzazione dei principali poli culturali. Tra i punti salienti, anche l’idea di trasformare alcuni quartieri storicamente periferici in nuove centralità urbane.
Toni decisamente più critici sono arrivati dai banchi dell’opposizione, secondo cui il Puc presenta lacune soprattutto nella mobilità. Restano irrisolti nodi come il futuro tunnel di via Roma, i collegamenti con la zona ovest e la gestione dei parcheggi. Dubbi anche sul capitolo abitativo, considerato insufficiente rispetto alla crescente domanda degli studenti, così come sulla vicenda urbanistica di Su Stangioni e sulle scelte riguardanti Palazzo Vivanet.
Alcuni consiglieri hanno optato per l’astensione, con un’apertura a ulteriori modifiche, chiedendo un piano più flessibile e concretamente attuabile. Altri hanno votato contro, giudicando il documento poco innovativo, troppo sbilanciato sulla forma degli spazi rispetto alle esigenze dei cittadini.
“Nel Puc ci sono diversi elementi che riconosciamo e apprezziamo, perché sono il risultato del lavoro portato avanti nella scorsa consiliatura” spiega per la minoranza Roberto Mura di Alleanza Sardegna. “Ma insieme a questi aspetti positivi restano problemi che questa maggioranza non ha voluto o saputo affrontare”.
Secondo Mura, “nella versione dell’attuale maggioranza si consolida l’immobilismo totale sul tunnel di Tuvumannu, così come la via Roma che, come prevista dalla giunta Zedda rimarrà una incompiuta. E poi c’è il caso di Su Stangioni: famiglie che da anni pagano come se quei terreni fossero edificabili, senza un chiarimento, senza una soluzione, senza un gesto di responsabilità”.
La maggioranza rivendica invece il lavoro svolto, ricordando che la fase delle osservazioni sarà decisiva per perfezionare il piano con il contributo di cittadini e imprese. “Cagliari sta scrivendo il proprio futuro insieme alla sua comunità” esulta l’assessore all’Urbanistica Matteo Lecis Cocco-Ortu. “Il nuovo Piano urbanistico nasce da anni di lavoro condiviso con amministrazioni, tecnici, professionisti, scuole, associazioni e centinaia di cittadine e cittadini. È un progetto collettivo che si fonda su quattro parole: partecipazione, trasparenza, responsabilità, collaborazione”.
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